Piazza Duomo, via i banani di Starbucks: arriva il bosco alpino di Zegna

Milano, iniziati i lavori per smantellare l’aiuola tropicale firmata dalla multinazionale americana: al suo posto quattro boschetti ispirati all’oasi biellese del marchio del lusso

Milano – Addio palme e banani in piazza Duomo. Sono iniziate nella mattina di oggi mercoledì 21 febbraio le operazioni di smantellamento dell’aiuola tropicale firmata Starbucks davanti alla cattedrale. Gli operai, armati di falcetto, hanno iniziato tagliando i banani: nelle intenzioni dell’amministrazione le piante della piazza dovrebbero essere portate nelle serre comunali e poi messe a dimora in altre aree della città individuate dal Comune. Alcune però sono infestate da un parassita e probabilmente non si potranno salvare. 

L'abbattimento delle palme e dei banani in piazza Duomo (Foto Salmoirago)
L'abbattimento delle palme e dei banani in piazza Duomo (Foto Salmoirago)

L’aiuola tropicale di Starbucks

Palme e banani arredano l’aiuola davanti al Duomo dal 2017: la gara per la sistemazione del piccolo giardino in centro città venne vinta allora da Starbucks con un progetto del paesaggista Marco Bay che, appunto, prevedeva una soluzione esotica: 39 Trachycarpus fortunei (palme) e 50 banani. Una scelta che all’epoca suscitò numerose polemiche e divise la città, tra sostenitori dell’iniziativa per la sua originalità e detrattori per la sua mancanza di adesione alla storia cittadina. 

L'abbattimento delle palme e dei banani in piazza Duomo (Foto Salmoirago)
L'abbattimento delle palme e dei banani in piazza Duomo (Foto Salmoirago)

Il progetto Zegna

Rinnovato nel 2019, il contratto d’appalto è scaduto nel 2023. La nuova gara se l’è aggiudicata il gruppo del lusso Zegna (che ha battuto la concorrenza di 3Bee, società milanese specializzata in tecnologie per la biodiversità) che ha proposto un cambio radicale: al posto di palme e banani piante tipiche delle alpi piemontesi

A sinistra, un cespuglio di filadelfo. A destra, un rododendro
A sinistra, un cespuglio di filadelfo. A destra, un rododendro

Oasi alpina

Il progetto di Zegna porterà nel centro di Milano alcuni elementi caratteristici della vegetazione dell’Oasi Zegna, il territorio di circa cento chilometri quadrati nelle Alpi Biellesi voluto da Ermenegildo Zegna negli anni ’30, con la piantumazione di oltre 500mila conifere.

Quattro boschetti

Le nuove aiuole saranno caratterizzate da una struttura di base permanente composta da quattro boschetti sempreverdi e frondosi di canfore a cespuglio di diverse età. Tra questi troveranno posto, a rotazione, rododendri dall'autunno alla tarda primavera e successivamente piante di filadelfo. Le specie, che garantiscono la creazione di un habitat favorevole alla presenza di farfalle e insetti impollinatori, si alterneranno nel rispetto delle diverse stagionalità e con una ripiantumazione in Oasi Zegna a fine ciclo.

Piazza del Duomo di Milano, Dino Buzzati (1957)
Piazza del Duomo di Milano, Dino Buzzati (1957)

Il disegno di Buzzati

Il nuovo disegno delle aiuole punta a promuovere il rapporto fra le persone e la natura nel rispetto delle esigenze monumentali, simboliche e estetiche della piazza. Per questo, si ispira al dipinto del 1957 di Dino Buzzati “Piazza del Duomo di Milano”, opera in cui lo scrittore, che fu anche artista figurativo e fumettista, trasforma la piazza in un paesaggio dolomitico, le guglie della cattedrale in cime montuose e la pavimentazione in una prateria. 

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