TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Si tuffa in mare e salva una famiglia: bagnino eroe stroncato da un malore

Fano, due ragazzini di Milano e il papà erano in balia delle onde

Il cadavere del bagnino coperto da un telo bianco sulla battigia

Milano, 8 agosto 2017 - Non ha esitato a gettarsi in acqua per salvare due ragazzini di 13 e 14 anni e il loro papà. Ma lo sforzo è stato tale che il suo grande cuore ha ceduto. È morto così Pierluigi Ricci, un bagnino di salvataggio di 56 anni (ne avrebbe compiuti 57 tra una settimana) che a Fano già tutti chiamano eroe.

Erano da poco passate le 10, quando ieri mattina sulla spiaggia di Torrette di Fano è scattato l’allarme. Nonostante la bandiera rossa issata per il mare grosso, due fratellini milanesi, in vacanza con i genitori al camping Metauro, sono entrati in acqua a giocare con gli altissimi cavalloni. Al momento di uscire però si sono trovati in difficoltà perché la risacca li sbatteva sott’acqua portandoli al largo. Il primo a correre in soccorso è stato il padre Giancarlo, ma anche per l’uomo, 57 anni, è stato difficile destreggiarsi, nonostante l’acqua non fosse poi così profonda a poco più di 20 metri da riva. Sono stati i bagnanti ad allertare il bagnino, un professionista del salvataggio con sette anni di esperienza, da tutti conosciuto come Bigio. Ricci non ha esitato neppure un secondo a tuffarsi. Chi in un secondo momento ha provato a prendere il moscone per aiutarlo, si è ritrovato cappottato a riva. Dalla ricostruzione fatta dai militari della Guardia Costiera sembra che Ricci si sia tuffato una prima volta per salvare i ragazzini. Dopo averli portati a riva sani e salvi insieme, secondo una nota dei vigili del fuoco, «a un pompiere del comando di Ancona, fuori servizio, Daniele Imperiale». Effettuato il successivo salvataggio del padre (poi ricoverato per precauzione all’ospedale), il vigile del fuoco avrebbe infine soccorso il bagnino andato in estrema difficoltà«con l’ausilio del pattino di salvataggio – prosegue la nota – il vigile del fuoco avrebbe soccorso il bagnino, riportandolo sul bagnasciuga e sottoponendolo ad attività di rianimazione cardiopolmonare».

Un tentativo disperato di rianimazione, in cui è stato poi affiancato dagli altri bagnini di salvataggio e poi dai sanitari del 118 di rianimarlo. Lo hanno fatto per oltre 45 minuti e poi si sono dovuti arrendere. Enzo Maggi, presidente dell’associazione Maredentro, che si occupa del servizio di sorveglianza delle spiagge libere: «Ci abbiamo provato fino allo sfinimento. Niente da fare. È una grande perdita». La notizia della morte di Bigio si è diffusa in un lampo. Pierluigi ‘Bigio’ Ricci, classe 1960, era infatti conosciutissimo a Fano perché titolare di una storica drogheria e gestore, per alcune stagioni, di due ristoranti di pesce sul mare. Da sette anni aveva preso il brevetto di bagnino di salvataggio. Nel pomeriggio di ieri, poco distante, altri tre turisti milanesi sono stati salvati dalla Motovedetta della Capitaneria di Fano. Erano le 17 quando i militari li hanno trovati aggrappati alle boe che delimitano la zona balneabile a 300 metri dalla riva e li hanno portati in salvo. «Non ci stancheremo mai di raccomandare ai bagnanti – dice il comandante della Capitaneria di Porto di Pesaro Silvestro Girgenti – di evitare il bagno con la bandiera rossa ed il mare grosso. Il comportamento del bagnino è stato davvero eroico».