
Patrizia, la sirena
Milano, 23 agosto 2016 - "Guarda mamma, in acqua c’è una ragazza con la coda. Ma esistono anche sirene d’acqua dolce?", ha chiesto con gli occhi grandi un bambino, seduto a bordo vasca. Sarà forse merito di quel nome, “Bagni misteriosi” che ha reso un po’ più magica l’estate milanese, portando una ventata di novità, sarà frutto della creatività che si respira negli ambienti del Teatro Franco Parenti protagonista del restyling, fatto sta che ieri, per tutta la giornata, la piscina restituita alla città dopo dieci anni di abbandono ha visto sfilare nelle sue acque decine di sirene e pure "Tritone", il dio del mare.
Ad aiutare i bagnanti a guizzare nelle acque con una pinna sola lo staff di GiraNsole e la sirena Alma Milano, che ha dato nozioni di apnea prima del tuffo. L’iniziativa è un mix di fitness e, ancora una volta, spettacolo. Se ai Bagni Misteriosi la classica acquagym avrebbe forse stonato col contesto, voilà una versione più artistica: c’è un costume, studiato nei minimi dettagli, prende vita una rappresentazione e nel frattempo, fra un colpo di reni e l’altro, si rinforzano gli addominali e i glutei. A dare il tocco finale, la favola: le bimbette sono sorprendenti, entrano impacciate, ma dopo solo due colpi di coda sembrano “sirene da sempre”. "Andiamo velocissime", cantano in coro. In mattinata è stato organizzato un vero corso a cui hanno preso parte una ventina di piccole aspiranti "fate marine", tenuto dall’Agenzia di servizi per l’infanzia GiraNsole di Bergamo. Le sirenette si sono immerse a caccia di gioielli. Nel pomeriggio tutti i bagnanti, senza limiti d’età, hanno potuto sentirsi “Sirena per un giorno” indossando la coda e mettendosi alla prova.
Patrizia Mori, 26 anni, è stata fra le primissime: "Ho già praticato sport di apnea ma non avevo mai provato il monopinna. È un modo più poetico di esplorare le acque – spiega la milanese, che lavora nell’arte –. Dal punto di vista tecnico non è semplice, alle bimbe viene più facile, ma è andata molto bene e ho anche realizzato il mio sogno da ragazzina, mi sono sentita Ariel". Marta e Fabrizio hanno provato in coppia: "Mi ha costretto", dice lei. "Ma se siamo bellissimi, due star del mare, quando mai ci ricapita di indossare una pinna e di cantare “In fondo al mar”?", dice lui. A bordo vasca una famigliola: papà Claudio Balestrucci si sta vestendo insieme alla figlia Chiara e non sta nella pelle mentre mamma Rossella immortala l’evento armata di macchina fotografica. "Un giorno da Tritone, non è male – strizza l’occhio il papà – sono qui per accompagnare Chiara, insomma, è lei in realtà ad avermi accompagnato. Ho dovuto convincerla. Mi divertirò più io". "L’ho fatto per farti felice papà", confessa Chiara prima del tuffo. Sul solarium galleggiante, vero palcoscenico per gli eventi dei Bagni Misteriosi, ci sono anche due reginette senza pinne Chen e Amit, di Israele, che invidiano le sirenette ma stanno troppo bene dove sono per mettersi in fila. "Riuscite voi a chiedere se ce la prestano solo per un attimo? Giusto il tempo di una foto da postare su Instagram", implora Chen, facendo gli occhi da cerbiatto. E non si lascia convincere dai vicini che le ricordano che è già una sirenetta così. "Anch’io voglio la coda".