
Episodi di autolesionismo, pestaggi e disagio psicofisico: con queste motivazioni i senatori Gregorio De Falco (gruppo Misto) e Simona Nocerino (M5s) hanno richiesto con due diversi esposti il sequestro preventivo del Centro per il Rimpatrio di Via Corelli a Milano. I due senatori si sono recati nella struttura "accompagnati da assistenti di nostra fiducia, esperte, collegate alla rete Mai più Lager - No ai Cpr" gli scorsi 5 e 6 giugno: la visita ha prodotto un report, varie diffide volte alla liberazione di singoli trattenuti "in condizioni sanitarie incompatibili con il trattenimento in un Cpr" e ora anche i due esposti penali. Il primo fa riferimento alle testimonianze dei trattenuti che hanno raccontato di "pestaggi da parte di agenti delle forze dell’ordine il 25 maggio 2021" . Nella denuncia si ipotizza il reato di "lesioni e tortura aggravata in concorso". Il secondo ipotizza, tra gli altri, il reato di rifiuto di atti d’ufficio e si chiede il sequestro preventivo del centro per la "situazione ben conosciuta di totale indisponibilità di cure sanitarie specialistiche all’interno del centro, dovuta al mancato accordo tra Prefettura e Regione". Quanto al dossier, l’indagine parte raccontando l’ingresso "shock" che ha visto i senatori e le loro assistenti di fronte ad un evento di autolesionismo da parte di un trattenuto, che stava per essere affrontato da agenti in tenuta antisommossa.
Si evidenziano, poi, "la mancanza di registri e procedure, e le testimonianze dei trattenuti che fanno emergere una dilagante condizione di forte disagio psicofisico, che sfocia in frequenti atti di autolesionismo o in tentativi di suicidio". Nel corso dei colloqui, affermano i due senatori, "sono state registrate anche notizie di pestaggi da parte delle forze dell’ordine". Nel testo si analizza, inoltre," la gestione approssimativa e le carenze strutturali di un centro nel quale impera l’arbitrio, causato da una legislazione lacunosa che ha prodotto un non luogo dei diritti umani, laddove non esistono nemmeno garanzie minime di tutela per il diritto alla salute, alla difesa, alla comunicazione".
Re. Mil.