REDAZIONE MILANO

Auto sul marciapiede: posteggi trappola per i bar

La beffa e la protesta del gestore di un locale in zona Rogoredo: stalli di sosta attaccati ai tavoli, io non lavoro e i pedoni non passano

di Marianna Vazzana

"Io mi domando: se nello stesso momento un’auto posteggiasse sulle strisce blu, a pochi centimetri da un avventore seduto al tavolino e da una mamma che cammina spingendo la carrozzina del suo bambino, che succederebbe? Tutti avrebbero ragione ma si troverebbero incastrati. Ho chiesto alla polizia locale e mi hanno risposto "se dovesse succedere, chiami il Pronto intervento". Ma perché nessuno ci ha pensato, prima di tracciare i nuovi parcheggi?". Stefano Maraschi è il titolare del Bar pasticceria Gelateria “Gusto 2012” di via Monte Palombino a Rogoredo, aperto 9 anni fa. Nel quartiere sono appena state dipinte le strisce per la sosta regolamentata, che in alcuni punti occupano parte dei marciapiedi per via della conformazione della strada. Ma il problema non è questo, "perché, in generale, di spazio per i pedoni e per eventuali carrozzine ne resta a sufficienza", spiega il titolare del locale. Il guaio è a ridosso della sua attività commerciale, dato che gli stalli di sosta sono a ridosso dei suoi tavolini.

"A 75 centimetri di distanza - sottolinea, metro alla mano -. Finora, senza strisce, la gente parcheggiava con buon senso, a debita distanza, sistemandosi con due ruote sul marciapiede e togliendo meno spazio possibile ad avventori e pedoni. Ma è normale che adesso andrà a occupare lo spazio tracciato, giustamente, anche se la sosta regolamentata non è ancora attiva". Aggiunge che "da un anno, dopo il primo lockdown, come tutti gli altri commercianti abbiamo avuto la possibilità di estenderci all’aperto senza pagare il suolo pubblico, come aiuto da parte del Comune nel periodo di pandemia. Abbiamo presentato il nostro progetto, rispettando tutte le regole che imponevano di lasciare sempre uno spazio di almeno 1,30 metri sul marciapiede per consentire il passaggio di pedoni e carrozzine, e ci è stato concesso di sistemare fuori tavolini e sedie. Per mesi, quelli in zona arancione e rossa, non ne abbiamo potuto usufruire, ma ora sì.

E pare un paradosso che adesso, proprio nel momento in cui sembra finalmente tornare la normalità dopo l’emergenza Covid, arrivi questo inghippo: un’auto posteggiata ‘quasi sui piedi’ di chi magari sta bevendo un caffè in un momento di relax non è il massimo". E, rimarca, "se in quel momento passasse una mamma o un papà con una carrozzina, o un disabile in sedia a rotelle, si troverebbe in un imbuto".