MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Terrore in via Odazio, auto sulla folla: poi la rissa e la fuga / VIDEO

Romeno ricercato per tentato omicidio. Indagate altre cinque persone

Polizia in via Odazio

Milano, 10 giugno 2018 - Una Volvo nera con targa bulgara a tutta velocità. Dalla carreggiata al marciapiede, dritta ai giardinetti puntando su una folla di 200 persone, tutte romene, riunite nel verde. Panico, fuggi fuggi. Nessuno per fortuna viene investito. Poi l’auto si blocca. Un uomo scende e ne aggredisce un altro, spalleggiato da altre persone. Si formano due fazioni: scoppia una rissa. Volano calci, pugni e schiaffi. È successo ieri poco prima delle 13 in via Odazio, zona Lorenteggio. Una guerriglia che ha seminato il panico richiamando sul posto dieci Volanti e due squadre del Reparto Mobile della Questura. Gli agenti hanno subito fermato un uomo di nazionalità romena, tra i responsabili della rissa. Poi è scattata la caccia ai complici, che nel frattempo si erano dileguati. La polizia ha passato al setaccio il quartiere e i campi rom.

L’uomo che era alla guida dell’auto, romeno, al momento è indagato in stato di irreperibilità per tentato omicidio e rissa. Altri quattro, sempre romeni, sono stati indagati per rissa e per “manifestazione non preavvisata” (reato contestato pure a una donna, sempre romena). In Questura sono state accompagnate in totale 13 persone di nazionalità romena. Effettuate 13 perquisizioni. In più la Divisione Anticrimine sta notificando tre avvisi di avvio di procedimento per l’emissione del foglio di via obbligatorio. Non solo: altri due romeni riceveranno l’avviso orale del Questore. Intanto proseguono le indagini a cura dell’Ufficio di prevenzione generale, del commissariato Lorenteggio, della Squadra Mobile e della Scientifica. Gli agenti stanno visionando tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona e stanno ascoltando testimoni. È caccia all’uomo.

Perché lanciarsi con l’auto sulla folla? Perché l’aggressione? L’ipotesi più accreditata al momento è che alla base ci siano attriti tra famiglie. Alcuni residenti del quartiere che hanno assistito alla scena dalle finestre o dal marciapiede sostengono che all’origine ci sia «un regolamento di conti». «La persona che era al volante – racconta un abitante – pretendeva dei soldi da un altro romeno, sostenendo che quest’ultimo avesse rovinato la reputazione delle sue due figlie, avendo avuto con entrambe una relazione». Ma è tutto ancora da verificare.

«Noi intanto non ne possiamo più, siamo disperati – sottolinea Maria Palomares, del comitato No racket, no abusivismo –. Da tempo segnaliamo che la situazione è fuori controllo e chiediamo interventi ai giardinetti, che si trasformano in un’area di bivacco e senza rispetto delle leggi tutti i weekend. Ormai i giardinetti sono frequentati solo da rom. Da settimane stiamo portando avanti una petizione per avere interventi: finora abbiamo raccolto oltre 200 firme».