Attacco di hacker filorussi al sito di Atm. La rivendicazione via Telegram

Le motivazioni del gruppo NoName057(16): sostegno allo sciopero del sindacato di base Cub per le posizioni contro il sostegno italiano alla guerra in Ucraina

Attacco hacker al sito Atm

Attacco hacker al sito Atm

Milano, 21 aprile 2023 – “Impossibile raggiungere il sito”: è la scritta che campeggia sullo schermo di chi prova ad accedere al sito di Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi. Non si tratterebbe, però, di un intoppo tecnico bensì di un vero e proprio attacco da parte di hacker filorussi del gruppo NoName057(16). A dirlo è il sito redhotcyber.com, specializzato in cybersecurity, secondo il quale l'attacco sarebbe stato sferrato attraverso un Distributed Denial of a Service (DDoS). L’azienda stessa ha confermato: “nella mattinata di oggi c'è stato un tentativo di hackeraggio ma i sistemi di protezione informatica hanno reagito e il sito dell'azienda di trasporti ha subito solo un rallentamento di funzionalità per qualche minuto". In realtà il sito risulta tuttora inaccessibile.

Cosa sappiamo

"NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa dopo l’inizio della guerra tra Ucraina e Russia. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Nell’ambito dell’Italia – spiega l'articolo –, sono state sferrate diverse campagne DDoS contro obiettivi pubblici (siti governativi e istituzionali) e privati. Il gruppo pubblica le sue attività all’interno di un canale Telegram che attualmente ha oltre 30.000 follower che costantemente alimenta con nuove vittime".

La rivendicazione

L'informazione sull'attacco hacker al sito Atm è stata riportata nel canale Telegram del gruppo intorno alle 12. Gli attivisti spiegano l'attacco hacker nel giorno dello sciopero generale del sindacato di base Cub: "I lavoratori dei trasporti italiani - si legge nel testo riportato in inglese e in russo nei canali Telegram del gruppo hacker - stanno tenendo uno sciopero nazionale contro le azioni delle autorità del Paese per sponsorizzare il regime criminale di Zelensky. Il governo italiano sta spendendo miliardi per alimentare un conflitto devastante in Ucraina, prelevando risorse dai nostri stipendi, tagliando la spesa sanitaria pubblica, impoverendo di fatto i lavoratori, i pensionati e le fasce più deboli della società. Sosteniamo tutti gli italiani in sciopero che sono indignati dal fatto che le autorità italiane diano i soldi dei loro contribuenti ai neonazisti ucraini e non provino nemmeno ad affrontare i problemi interni dei loro cittadini".

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