GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

La ricetta di Atm (che piace ai sindacati) per frenare l’assenteismo: un premio in busta paga per tre anni. Accordo raggiunto

L’intesa è stata raggiunta nel corso del tavolo avviato a metà settembre e serve per mitigare gli effetti delle assenze sulla già pesante carenza di conducenti

CATTURA

Conducente di un tram milanese

Milano - Il tavolo avviato da Atm con i sindacati il 13 settembre scorso ha portato alla firma di un primo accordo: ai lavoratori dell’azienda del trasporto pubblico cittadino sarà riconosciuto un premio mensile il cui importo netto sarà legato alle assenze del singolo dipendente ma anche al tasso di assenteismo generale. A beneficiarne saranno innanzitutto i conducenti dei mezzi di superficie: autobus, filobus e tram. Come detto, l’obiettivo è intervenire sull’assenteismo, un fattore che finisce con l’acuire quella carenza di autisti che rappresenta il primo problema di Atm e che ha reso necessario l’apertura del tavolo sindacale.

Nel dettaglio, la premialità sarà liquidata a partire da marzo del 2025, ogni mese per tre anni. Per quanto riguarda i conducenti e tutti coloro che rientrano nell’area operativa dell’Esercizio, in estrema sintesi tutti coloro che lavorano a contatto con i passeggeri e non possono fare smartworking, il premio è di 120 euro lordi al mese. Nel caso in cui il lavoratore non faccia più di due giorni di assenza al mese per malattia, infortuni o altre ragioni e se il tasso di assenteismo generale in Atm per il mese in questione è inferiore a quello verificatosi nello stesso mese dell’anno precedente, il premio viene corrisposto esentasse, in caso contrario sarà invece tassato. Tradotto in numeri: quei 120 euro scenderanno a 105 esentasse e a 75 una volta tolta la tassazione. Come detto, l’eventuale miglioramento sarà valutato anno su anno: a marzo 2025 il confronto avverrà con marzo 2024.

Per quanto riguarda i lavoratori di altre aree operative, il premio mensile scende a 90 euro lordi per chi rientra nella Manutenzione, a 85 per chi rientra nei Servizi Ausiliari e 60 per gli amministrativi. Per tutti si prevede in aggiunta una tantum di 350 euro per questo dicembre. L’accordo è stato firmato da tutte le principali organizzazioni sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Autoferro e Orsa.

“Il tavolo di confronto avviato con i sindacati – spiega Roberta Segalini, Responsabile Risorse Umane di Atm – si pone tre obiettivi: il miglioramento della qualità della vita dei dipendenti e in particolare dei conducenti, una migliore conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro, quindi un intervento sui turni, e infine l’avvio di politiche di housing sociale efficaci. Con il riconoscimento di questa premiliatà mensile interveniamo sul primo obiettivo. Questa misura ad Atm costa oltre 10 milioni di euro all’anno, uno sforzo importante ma fondamentale per migliorare la qualità di vita dei conducenti e il servizio che dobbiamo garantire ai milanesi e ai pendolari”.

L’assenteismo, giustificato o no, costa di più, almeno attualmente. “Per quanto riguarda, invece, il ripensamento dei turni di lavoro – conclude Segalini – abbiamo distribuito ai nostri dipendenti un questionario per capire quali siano le loro esigenze. La consegna è prevista entro il 31 gennaio 2025: allora avremo un quadro più chiaro delle necessità dei lavoratori in base al quale muoverci”.

“Non è stata una trattativa facile perché la prima proposta di Atm era insufficiente – fa sapere Emanuele Barosselli, segretario generale della Filt-Cgil di Milano –, poi siamo riusciti ad aumentare non solo il budget a disposizione ma anche la durata della premialità e quest’ultimo aspetto è decisivo: la premialità è stata inizialmente proposta per un solo anno, noi organizzazioni sindacali abbiamo ottenuto che si salisse a tre, in modo che tra tre anni il premio possa essere prorogato o diventare strutturale e che, nel frattempo, non sia semplicemente assorbito dal rinnovo del contratto nazionale, un rinnovo che resta fondamentale sia per l’aumento delle retribuzioni sia per un reale ripensamento dei turni di lavoro nell’ottica di una migliore conciliazione tra vita e lavoro. Nell’attesa, abbiamo siglato un accordo capace di dare una prima risposta alla necessità dei lavoratori di avere più soldi in busta paga”. Concetti che si ritrovano nel comunicato congiunto dei sindacati: “Dopo una trattativa serrata, è stato sottoscritto congiuntamente al Coordinamento RSU un accordo triennale che assume un valore esclusivo e dà un’importante risposta economica a tutti i lavoratori del Gruppo Atm”.