
di Roberta Rampini
Sceglie l’ospedale di Rho, spesso oggetto di timori da parte dei cittadini e sindaci per ventilati piani di ridimensionamento, per presentarsi e presentare la sua squadra. A tre settimane dall’arrivo sulla poltrona di direttore generale dell’Asst Rhodense, Germano Pellegata, incontra la stampa, snocciola numeri e illustra progetti dell’azienda sanitaria che ha avuto in eredità dall’ex direttore, Ida Ramponi, a sua volta trasferita all’Asst di Crema. "È stato un cambio repentino, in un momento di ripresa dopo l’emergenza sanitaria da Covid, in queste settimane ho visitato ospedali e strutture e ho trovato un’azienda sana non senza alcune criticità, come per esempio, la carenza di personale tra medici e infermieri, un problema diffuso anche a livello nazionale - spiega il nuovo dg - per quanto riguarda le strutture, ci sono tanti cantieri aperti soprattutto nell’ospedale rhodense e altri che apriranno a breve grazie ai finanziamenti regionali. Solo per la ristrutturazione dell’ala ovest abbiamo ricevuto 8 milioni di euro". Per quanto riguarda l’organico, Pellegata si è portato da Crema il suo direttore socio-sanitario, Pier Mauro Sala. Ha riconfermato sulla poltrona di direttore sanitario, Aldo Bellini e su quella di direttore amministrativo, Marco Ricci. Oggi nei reparti mancano circa 19 medici e 120 infermieri (di cui 60 destinati al territorio), "in questi anni ci sono stati molti medici che sono andati in pensione e non è stato possibile sostituirli per una carenza soprattutto di specialisti, anche il turn over degli infermieri è stato elevato", aggiunge il direttore generale. Tra i progetti, anche un Piano di sviluppo territoriale di alcuni presidi, come il Pot di Bollate, il Sert di Corsico, l’ospedale di Passirana e quello di Paderno Dugnano, ciascuno con competenze specifiche, dalla presa in carico delle fragilità e disabilità al sostegno dell’adolescenza, ai Consultori. E per dimostrare l’attenzione a tutto il territorio dell’Asst Rhodense, Pellegata ha deciso di distribuire gli uffici delle aree dirigenziali in entrambi gli ospedali.