Lombardia, volontari negli asili nido: muro dei sindacati

Cgil sulle barricate: "Figure prive di qualunque competenza educativa che hanno il solo vantaggio di essere a costo zero". La decisione il 26 febbraio

Un asilo nido (foto di repertorio)

Un asilo nido (foto di repertorio)

Milano, 11 febbraio 2020 - E' attesa per il 26 febbraio la decisione del Consiglio Regionale sui requisiti di esercizio degli asili nido. Nel frattempo domani, mercoledì 12, la Commissione consiliare competente tornerà a discuterne. La delibera già presentata alla fine del mese di dicembre è stata sospesa anche a seguito mobilitazione del personale e delle famiglie che, insieme alle Organizzazioni Sindacali, hanno fatto sentire la propria voce. Levata di scudi del sindacato, che ha ribadito la sua posizione. 

Secondo la Cgil i requisiti della Regione per i nidi in Lombardia "allentano il rapporto numerico fra educatori e bambini; introducono in tutte le strutture figure prive di qualunque competenza educativa (i volontari, ndr) che hanno il solo vantaggio di essere a costo zero; aumentano l'orario di lavoro annuale oltre i limiti definiti dai contratti di lavoro". Come noto, il punto di forte frizione col sindacato riguarda l'impiego dei volontari accanto agli educatori. Domani la commissione consiliare tornerà a discuterne. La delibera, già presentata alla fine del mese di dicembre, è stata sospesa anche per la mobilitazione del personale e delle famiglie che, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno fatto sentire la propria voce in concomitanza con l'audizione in commissione. Per la Fp Cgil Lombardia i requisiti proposti dalla Regione peggiorano la qualità dell'offerta rivolta ai bambini dei nidi lombardi. Il sindacato rimarca che i nidi in Lombardia hanno bisogno di un potenziamento numerico perché la popolazione di bambini raggiunta è ancora troppo bassa. 

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