LAURA LANA
Cronaca

Nidi a singhiozzo a Sesto, genitori in rivolta

Sezione chiusa e altre a orario ridotto per mancanza di educatrici. L’assessore: c’è un’epidemia influenzale

Bimbi al'asilo

Sesto San Giovanni (Milano), 5 febbraio 2021 - Servizio a singhiozzo, soprattutto in alcuni nidi. Le difficoltà vengono raccontate da alcune famiglie e comitati genitori, soprattutto per il nido Croce del centro storico, dove una sezione è stata chiusa per le assenze delle educatrici. "Una situazione davvero difficile, per chi lavora e ha bisogno di continuità - lamenta una mamma del Croce -. Gli asili sono fondamentali per aiutare le famiglie, anche in un momento di emergenza. Anzi, forse soprattutto in questo momento servono servizi di conciliazione che siano performanti". Non c’è però soltanto la sezione, che è rimasta chiusa per tre giorni. Il personale ridotto mette in ginocchio anche il tempo scuola. 

"In molte occasioni è successo che l’orario fosse ridotto e non solo al Croce - fa sapere un’altra mamma -. Oltre alla mancanza del servizio per intero, l’altro nodo è che ci viene dato sempre pochissimo preavviso per organizzarci in altro modo". Mamme e papà si stanno muovendo per fare rete con gli altri comitati di gestione nei nidi per raccogliere testimonianze e dati da tutte le strutture sestesi e per chiedere anche un confronto con l’amministrazione. Per ora, infatti, si è proceduto in modo non unitario: solo alcune sezioni hanno già scritto al Comune autonomamente. Ad esempio, anche al nido Marx capita che le sezioni funzionino a orario ridotto fino alle 13.30 per alcuni giorni, anche per una settimana intera.

"Il disagio ovviamente è notevole. Si sta cercando di valutare un intervento attraverso i comitati dei genitori". Tutta colpa del Covid, anche dove non ci sono contagi. "La sezione del Croce è chiusa per epidemia influenzale di bambini ed educatrici - replica l’assessore all’Istruzione Roberta Pizzochera -. Dovendo garantire gruppi stabili e tracciabili non possiamo spostare le nostre educatrici da altre sezioni o classi o peggio nidi. Se è malata una sola educatrice per sezione stringiamo agli straordinari, ma in questo caso non è così". 

Alcune educatrici hanno già effettuato il tampone, che è risultato negativo. Si tratterebbe, quindi, di influenza. Nessuna carenza di personale in organico, insomma, ma un effetto domino causato dalla necessità di rigidità nella costruzione dei gruppi classe, che devono rimanere sempre gli stessi per contenere i contatti. "Non c’è una criticità sulla dotazione organica complessiva, ma l’impossibilità di gestire il personale a scavalco o di inserire le educatrici di altri nidi in straordinario - sottolinea Pizzochera -. Purtroppo la necessità di avere, come stabiliscono le direttive nazionali, un gruppo stabile e tracciabile compromette molto la possibilità di flessibilità".