Artem Uss, la versione della Procura: “Eravamo contrari agli arresti domiciliari”

La relazione inviata al ministero della Giustizia sull’evasione del faccendiere russo: “Parere negativo alla scarcerazione motivato dall’elevato pericolo di fuga”

Artem Uss, 40 anni

Artem Uss, 40 anni

Milano – La Procura generale di Milano si era opposta in modo chiaro e netto alla concessione dei domiciliari per Artem Uss e l’aveva fatto con un parere negativo motivato, dopo l’istanza della difesa, nel quale riteneva quella misura insufficiente per contenere il pericolo di fuga elevato per una serie di elementi. In particolare, le disponibilità economiche dell'imprenditore russo, i suoi legami con persone all'estero e le contestazioni gravi che gli muovevano gli Stati Uniti nel mandato d'arresto internazionale. Sulla fuga del faccendiere e la conseguente ispezione in tribunale disposta dal ministero della Giustizia, dopo la versione della Corte d’Appello arriva anche quella della Procura generale

Sulla vicenda la Procura generale, guidata da Francesca Nanni, ha trasmesso una relazione al ministero della Giustizia, che ha chiesto chiarimenti ai vertici degli uffici giudiziari milanesi sulla vicenda del 40enne scappato il 22 marzo.

Nel parere scritto contro i domiciliari, firmato dal sostituto pg Giulio Benedetti e dalla stessa Nanni, i magistrati ricordavano anche che si era già verificato circa un anno fa un caso di evasione dai domiciliari di una persona in attesa di estradizione.

La Procura generale, dopo la decisione sui domiciliari della Corte d’Appello del 25 novembre, non ha presentato ricorso in Cassazione perché questo genere di ricorso si può fare solo per “violazione di legge”, ossia per ragioni formali e tecniche, mentre in questo caso la Corte aveva dato una diversa valutazione dei fatti, rispetto a quella dei pg.

Non c’erano spazi, quindi, per impugnare il provvedimento. E l’aggravamento della misura, poi, si poteva chiedere, fa notare sempre la Procura, solo in caso fosse mutata la situazione, ossia in pratica in caso di violazione delle prescrizioni dei domiciliari da parte di Uss. Violazioni che non ci sono state fino a quando è fuggito. L’aggravamento della misura, infine, sempre a detta dei pg, non si poteva chiedere nemmeno dopo la sentenza del 21 marzo sul sì all'estradizione, perché non era un verdetto definitivo ma ricorribile in Cassazione.

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