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Cronaca

Area B a Milano: ingressi in calo di appena l’1,3%, ma le auto che entrano sono meno inquinanti

Comune e Amat rendono noti i numeri per i primi 6 mesi dell’anno in corso. Rispetto al 2022 diesel diminuiti dell’8%, i veicoli elettrici salgono al 14%

Uno dei varchi dell'Area B di Milano

Uno dei varchi dell'Area B di Milano

Il numero delle auto che ogni giorno entrano a Milano non è diminuito ma la qualità delle loro motorizzazioni è aumentata. Area B, quindi, non ha fatto da muro ma da filtro. Ha indotto i pendolari a sostituire l’auto più che a lasciarla ferma in garage.

Questo, secondo il Comune e l’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio (Amat), è il fenomeno innescato dalla zona a basse emissioni. Ieri Palazzo Marino ha reso noto un bilancio del provvedimento secondo il quale, nei primi sei mesi del 2023, i transiti medi giornalieri all’interno di Area B sono stati 646.145, appena l’1,3% in meno rispetto allo stesso semestre del 2022.

I veicoli entrati in Area B

Al tempo stesso si rimarca come a giugno del 2023 il numero di veicoli entrati in Area B in deroga ai divieti in vigore dal primo ottobre del 2022 sia stato pari al 7% del totale. L’anno scorso i veicoli in deroga entrati nella grande zona a traffico a limitato erano stati, invece, il 15% del totale: "Una presenza più che dimezzata" sottolinea l’amministrazione comunale.

Area B nasce innanzitutto con l’obiettivo di tenere lontani dalla città i veicoli diesel e i più datati tra quelli a benzina. Secondo il report diffuso ieri, i veicoli diesel sono diminuiti dell’8%: nel 2022 erano il 40% del totale, nel 2023 sono scesi al 32%. Aumentano, invece, gli ingressi delle auto elettriche, che passano dal 9% al 14%, e delle auto a benzina ma delle classi consentite: dal 41% al 43%.

Riduzione delle emissioni

Il Comune sottolinea come questa sia una specificità milanese e, quindi, un risultato che va attribuito all’efficacia di Area B: "Il chiaro cambiamento della flotta auto che entra in città a favore di mezzi meno inquinanti, che si traduce in una diminuzione progressiva di veicoli diesel, non rispecchia una tendenza in atto in tutta Italia, confermando quanto le politiche ambientali messe in atto dagli enti locali possano incidere sulla scelta di acquisto dell’auto: tra il 2019 e il 2018 la presenza di diesel Euro 3 ed Euro 4 era scesa di circa 48mila veicoli, tra il 2022 e l’anno prima, si è registrata una diminuzione di 17mila auto Euro 5".

E questo cambiamento "si traduce in una riduzione di emissioni di ossidi di azoto: valutando le emissioni prodotte dalle flotte in ingresso, è stata stimata una diminuzione di 150 tonnellate di ossidi di azoto tra il 2022 e il 2023".

E i mezzi pubblici?

In lieve aumento coloro che scelgono di usare i mezzi pubblici: l’incremento medio nei primi 6 mesi dell’anno in corso, rispetto ai 6 mesi dell’anno precedente, è del 19,7%. Andamento in crescita anche per lo sharing di monopattini, scooter e auto.

"Dati molto buoni – commenta Arianna Censi, assessora comunale alla Mobilità – che confermano che il provvedimento sta dando i suoi frutti. Sembra assurdo ribadirlo ogni volta, ma Area B è nata per limitare progressivamente i veicoli inquinanti e, per questo, sta dimostrando di raggiungere il risultato che si era prefissata".

Critico Carlo Monguzzi, capogruppo milanese di Europa Verde: "La diminuzione degli ingressi dell’1,3% è purtroppo un colossale fallimento. E prima delle 7.30 e dopo le 19.30 ci sono 200mila ingressi: sono fantasmi per il Comune?".