ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

La rabbia degli ambulanti di Papiniano: "Noi, minacciati dall’Area B"

Commercianti sul piede di guerra: deroghe per tutti i diesel

Il mercato di viale Papiniano

Milano, 12 dicembre 2018 - L'estensione delle deroghe a tutti i furgoni diesel quando entrerà in vigore Area B, il 25 febbraio dell’anno prossimo. E il superamento definitivo della «mai digerita» direttiva Bolkestein. Queste le richieste principali degli ambulanti alimentari di Papiniano, uno dei 95 mercati scoperti di Milano e fra i più frequentati.

In piazza sant’Agostino sono 108 le bancarelle del settore orto-frutta, carne e salumi, a cui se ne aggiungono almeno altrettante per vestiti e altre merceologie su viale Papiniano. La nuova zona a traffico limitato, in generale, vieterà l’accesso in città ai veicoli a benzina Euro 0 e ai diesel Euro 1, 2 e 3 senza filtro antiparticolato (fap) e, da ottobre 2020, anche agli Euro 4. Finora il Comune ha cercato di venire incontro alle richieste del commercio all’aperto assicurando, fino al 2020, un tetto massimo di 500 chilometri annui gratuiti all’interno della nuova Ztl. Ma solo a quegli ambulanti, con diesel Euro 3 ed Euro 4, che accettino di installare una scatola nera conta-chilometri.  «E chi possiede gli Euro 1 e 2?» si chiede Matteo Parisi, formaggiaio, che il 3 dicembre ha partecipato a un presidio della categoria di fronte a Palazzo Marino: «Il mio autonegozio è un Euro 2, è costato cinque anni fa 120mila euro, usato».

C’è confusione sotto il cielo: «Al momento nessuno sa dirmi se i mezzi attrezzati come il mio usufruiranno di una deroga speciale. Sento opinioni discordanti. Se dovessi acquistarne uno nuovo, di classe autorizzata, dovrei sborsare 390mila euro più Iva». Il problema non è solo l’investimento: «Sulla categoria pende una gigantesca spada di Damocle, la Bolkestein», ossia la direttiva europea che obbliga a mettere a gara i posti della vendita su strada. «Le nostre concessioni sono state prorogate fino al 2020. Poi cosa succederà? Ci chiedono di investire una cifra «monstre» per l’ammodernamento dei mezzi senza garantirci il posto?». E c’è un altro enorme punto di domanda sul futuro dei banchetti, la riqualificazione futura di piazza sant’Agostino: «Ci sarà spazio ancora per noi?», si domanda Giorgio Riccardi, titolare di una bancarella di dolciumi. Lui ha appena acquistato un nuovo furgone Euro 5, pagato 50mila euro: «Ho dovuto chiedere un prestito perché siamo già “impiccati” dai balzelli. Non tutti si potranno permettere di acquistare un veicolo nuovo e il mio timore è che da febbraio scompariranno molte bancarelle a Papiniano e negli altri mercati rionali». Il clima è quasi da «congiura» sentendo Domenico Papagni, uno dei volti storici del posto, venditore di frutta e verdura da 50 anni: «Stanno facendo di tutto per farci sparire, tutelando gli interessi dei più forti». Invita alla ragione Angelo Ricci, formaggiaio alla quarta generazione: «È giusto che i mezzi più inquinanti vengano messi al bando perché lo smog è un problema per la salute di tutti. Ma mi auguro che l’amministrazione dimostri un po’ tolleranza, non chiedendo di rinnovare il parco autoveicoli da un giorno all’altro».