Via Lecco, Arcigay protesta: "Controlli selettivi nei locali della movida omosessuale"

"Oggetto dei controlli amministrativi così concentrati e coordinati sono stati solo esercizi commerciali frequentati soprattutto dalla movida gay e dai migranti"

Un'operazione della polizia locale

Un'operazione della polizia locale

Milano, 20 ottobre 2016 - Una nota di Arcigay Milano per protestare contro i controlli, a loro parere, mirati ai locali frequentati da omosessuali: "Ieri pomeriggio, via Lecco, nel quartiere di Porta Venezia, è stata teatro di un impressionante dispiegamento di forze della polizia di stato e della polizia locale al fine di effettuare dei controlli amministrativi di "routine" su cinque locali della via. Quegli stessi locali il mattino avevano ricevuto le ispezioni anche di Asl e ispettorato del lavoro. Oggetto dei controlli amministrativi così concentrati e coordinati sono stati solo esercizi commerciali frequentati soprattutto dalla movida gay e dai migranti".

"Ciò che stupisce non è il merito della verifica - la legge è uguale per tutti e va rispettata - bensì il criterio di scelta dei locali e il numero degli interventi effettuati in un unico giorno. Infatti, questi controlli seguono di pochi giorni l'approvazione della delibera bipartisan del consiglio di zona 3, del 12 ottobre 2016, ispirata da una mozione della lega volta a contrastare e contenere la presenza della movida gay e dei migranti nel quartiere del lazzaretto, con la scusa della tutela dell'ordine pubblico. In tale delibera si invocavano, guarda caso, proprio quegli stessi controlli nei confronti di non meglio specificati locali di via Lecco. Avevamo già espresso in un nostro comunicato stampa il timore che dietro l'invocazione dell'ordine pubblico e della sicurezza ci fosse l'intenzione di cercare dei capri espiatori e di colpire politicamente proprio quello spirito plurale e multiculturale che in questi anni è emerso come caratteristica positiva e peculiare del quartiere, grazie alla collaborazione fattiva di associazioni, istituzioni e attività commerciali".

"Alla luce dei fatti di oggi, i nostri timori sembrano confermati. Pertanto chiediamo pubblicamente alla dottoressa Caterina Antola, in qualità di presidente della zona 3, se i controlli di oggi sui cinque locali di via Lecco siano casualmente legati alla delibera del consiglio di zona 3 del 12 ottobre 2016, intitolata "problematiche di sicurezza: via Lecco e dintorni", e in caso di risposta affermativa, quale sia stato il criterio di selezione dei locali oggetto delle ispezioni".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro