
Le urla disperate nel cortile del palazzo in pieno centro. Suppellettili e quadri giù dal quarto piano. Poi la ragazza ha scavalcato il balcone e ci è rimasta appesa solo con una mano, minacciando di buttarsi: ghisa e pompieri hanno temuto il peggio, ma per fortuna la venticinquenne ha deciso di rientrare sul ballatoio. È stato quello il momento più drammatico del sabato pomeriggio ad alta tensione vissuto in uno stabile di ringhiera di corso Garibaldi: l’intervento di polizia locale e vigili del fuoco è durato un’ora e si è concluso col lieto fine; la giovane è stata messa in salvo e poi affidata alle cure dei sanitari di Areu.
I primi a intervenire, alle 15.30, sono stati due agenti del Comando decentrato 9, che hanno subito cercato di instaurare un dialogo con la venticinquenne; un’impresa complicatissima soprattutto nelle prime fasi, durante le quali la ragazza impugnava un coltello. I pompieri hanno montato il materasso gonfiabile, per atturire l’eventuale caduta. Non ce n’è stato bisogno, anche grazie a un vicino di casa, che ha tranquillizzato la giovane e l’ha convinto a fumare insieme una sigaretta. Gli agenti ne hanno approfittato per salire al quarto piano e per bloccare la venticinquenne in un momento di distrazione. "Ancora una volta – il commento del segretario del Sulpm Daniele Vincini – i ghisa si sono dimostrati la vera polizia di prossimità".Nicola Palma