MARIANNA VAZZANA
Cronaca

"Noi, onesti e truffati. Pagheremo, dateci tempo"

I gestori di uno spazio comunale alla Barona si appellano a Palazzo Marino per ottenere la rateizzazione dopo la beffa subita

I gestori del locale Stefania Barbesi e Agostino Cicatello

Milano, 21 gennaio 2020 - «Abbiamo rilevato un bar investendo i nostri risparmi ma ci siamo ritrovati inghiottiti dai debiti del precedente gestore. Ora chiediamo un aiuto: vogliamo pagare tutto ma in tempi più lunghi, altrimenti non ce la possiamo fare". Marito e moglie, papà e mamma di quattro bambini di 12, 10, 9 e 2 anni, si appellano al Comune, proprietario dello spazio di via San Paolino 2 nel quartiere Barona, che l’hanno preso in gestione (dopo la "cessione di azienda") a dicembre del 2018 lungo una stecca di negozi "tra cui una panetteria chiusa da anni e altre attività che la sera spengono le luci. Il nostro intento non è solo quello di lavorare per la nostra famiglia ma anche di creare un punto di aggregazione" spiegano Stefania Barbesi e Agostino Cicatello, nato e cresciuto nel quartiere, entrambi quarantenni.

La coppia si è accollata volontariamente anche i debiti lasciati da chi li ha preceduti, "di oltre 120mila euro. Ma il presupposto era che ci fosse volturata anche la licenza di rivendita di tabacchi e valori bollati da parte del Monopolio di Stato. Cosa che non è stata possibile, perché, come abbiamo scoperto in seguito, questo signore era debitore di 80mila euro nei confronti del Monopolio: non potevamo prevederlo, in quanto l’attività era in corso quando abbiamo raccolto il testimone ed è stata sospesa dopo pochissimo tempo. Quindi ci siamo ritrovati truffati, impossibilitati a vendere tabacchi, senza più gioco del Lotto e del Superenalotto.

Attività che costituivano oltre il 50 per cento degli incassi. E quindi anche versare i soldi per ripagare il debito è diventato un problema". Dalla società Mm, che gestisce lo spazio comunale, è arrivata l’intimazione di sfratto per morosità. La prima udienza in tribunale era stata fissata per oggi ma la procedura è stata sospesa. Adesso marito e moglie stanno lavorando per ottenere dal Monopolio una nuova licenza. "A quel punto non avremmo problemi a pagare. Ma non ce la possiamo fare entro 2 anni, i tempi previsti dalla normativa. Chiediamo una rateazione in 5 anni". Alessandro Brambilla Pisoni, il loro legale, evidenzia che "basterebbe consentire anche alle attività commerciali e alle associazioni di partecipare al “piano di rientro” messo a punto per i morosi degli inquilini delle case comunali, che prevede la possibilità di dilazione dei pagamenti fino a un massimo di 120 rate. Questo eviterebbe, non solo alla Barona, di avere saracinesche abbassate".

Il tema sarà portato in Consiglio comunale da Basilio Rizzo (Milano in Comune) che tramite Articolo 21 suggerirà, "come contributo al Piano quartieri, di considerare questa possibilità. La presenza dei “buoni negozi di vicinato” è fondamentale nelle periferie ed è interesse dell’amministrazione consentire una dilazione dei pagamenti per ottenere il credito. Che si facciano, però, le necessarie valutazioni, per non agevolare i furbi".