Anziana aggredita per pochi euro: "Io, rapinata senza pietà da quelle ragazzine"

Parla Teresa, 89 anni, aggredita da due minorenni e buttata a terra: "Avevo solo 5 euro nel portafogli"

L'anziana aggredita

L'anziana aggredita

«Sono rimasta molto male vedendo che a strattonarmi per la borsetta erano due ragazzine. Giovanissime (di 17 e 15 anni, ndr ). Femmine. Non me lo sarei mai aspettata". Lo racconta Teresa Binetti dal letto d’ospedale. Ottantanove anni, mamma, nonna e bisnonna di un pronipotino di 2 anni e mezzo, sabato alle 18.30 è stata rapinata nell’atrio del suo palazzo di viale Ungheria mentre rientrava a casa dalla messa, camminando adagio e aiutandosi con il bastone. "Stavo salendo i primi gradini, mi sono sentita afferrare e ho visto due ragazzine che mi tiravano la borsetta. Ho provato a trattenerla, ma sono caduta, scivolando su cinque scalini, e d’istinto ho messo le mani a terra. Ho sbattuto il polso sinistro", procurandosi una frattura scomposta. Sarà operata stamattina al Policlinico, dove è stata ricoverata dopo la rapina. Non è l’unica conseguenza: "Purtroppo anche la mano destra era dolorante: domenica mi è stata ingessata. Adesso ho entrambe le mani fuori uso, non posso fare nulla da sola". Se ne rammarica, Teresa, che è sempre stata fiera della sua autonomia.

Le fa male anche pensare di essere stata aggredita per un magrissimo bottino: "Nella borsetta avevo il fazzoletto, le chiavi di casa, il portafoglio con 5 euro e qualche moneta oltre ai documenti. Ero preoccupata soprattutto per quelli". Ma sono stati fortunatamente recuperati. E le due ragazzine, bloccate da un vicino di casa, sono state arrestate dalla polizia e accompagnate nel centro di giustizia minorile di Torino. "La mamma era molto agitata, io non ho potuto vederla per via delle restrizioni anti Covid, ma sono riuscita a parlarle al telefono – racconta la figlia Cinzia –. In ospedale è seguita, viene anche imboccata non potendo usare le mani. Purtroppo ha bisogno di assistenza per ogni cosa e questo le pesa perché è una persona molto indipendente. Noi familiari cerchiamo di rassicurarla il più possibile, a distanza. Nella sfortuna, dico che poteva andare peggio. Però mi stupisco di come due ragazzine abbiano potuto colpire una donna così, che potrebbe essere la loro nonna". La signora Teresa, pensionata, ex impiegata e casalinga, vive da decenni in un palazzone popolare (ora condominio misto) di viale Ungheria, e mai prima d’ora era stata vittima di rapina. Il clima in cortile è da piccolo paese, ci si aiuta l’un l’altro.

Se le baby borseggiatrici sono state fermate è merito di Ruwan Ramanayake, trentasettenne cingalese, cuoco in un ristorante del centro: "Due miei amici stavando venendo a trovarmi – racconta – e si sono trovati davanti la scena. “Hanno rubato la borsa a una signora“, mi hanno detto. Io sono volato giù per le scale e ho visto le due ragazzine correre. Ho inseguito quella con la borsetta e sono riuscito a bloccarla prima che salisse sul tram. L’altra l’ha raggiunta. Mi hanno preso a calci e schiaffi per divincolarsi, ma io sono riuscito a trattenerle fino all’arrivo della polizia", allertata nel frattempo da altri abitanti. "Le conseguenze, se avesse sbattuto la testa o altre parti del corpo, sarebbero potute essere tragiche. E tutto per poco più di 5 euro: assurdo".  

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