Animalisti davanti al circo Madagascar: "No allo sfruttamento"

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Animalisti davanti al circo Madagascar: "No allo sfruttamento"

Animalisti davanti al circo Madagascar: "No allo sfruttamento"

Al grido di "vergogna" e "no allo sfruttamento", dura protesta degli animalisti, nel pomeriggio di ieri a Novegro, contro il circo Madagascar, che si tratterrà in via Rivoltana 96 fino al 18 febbraio. Una ventina di attivisti di Meta (Movimento etico tutela animali), Fronte animalista, Avi (Associazione vegani internazionali) e Action project animal si sono dati appuntamento alle 14 a pochi metri dal tendone di Maya Orfei - dove vengono impiegati anche animali come tigri, leoni, dromedari e zebre -, per cercare di convincere il pubblico a boicottare gli spettacoli. Una manifestazione a suon di slogan, megafoni e fischetti, per rimarcare che "dietro gli show con gli animali ci sono sofferenza e sfruttamento" e che "è profondamente ingiusto piegare al proprio volere altri essere senzienti, costretti a esibirsi con metodi coercitivi come frustate e deprivazioni di cibo".

Le attuali normative non vietano questo genere di spettacoli, ma ci si chiede se, da un punto di vista etico, sia legittimo "tenere gli animali in gabbie e spazi angusti, costringerli a lunghi viaggi, sradicarli dal loro habitat naturale, sottoporli a pesanti sbalzi termici e turni di lavoro estenuanti". "Nei circhi gli animali non si divertono né stanno bene - incalza Stefania Caiafa, presidente di Meta -. Questo modo di fare spettacolo è del tutto anacronistico. Si spera in una revisione, in tempi rapidi, dell’attuale normativa". "C’è bisogno di maggiore rispetto per gli animali: una parte dell’opinione pubblica ne sta prendendo coscienza, ma il lavoro da fare è ancora lungo. Anche per questo siamo qui", aggiunge Simona Losardo, attivista di Action project animal.

Carabinieri e polizia locale hanno garantito la sorveglianza nel corso del presidio, durante il quale non sono mancati alcuni momenti di tensione tra manifestanti e circensi.

A.Z.