"Fuori tendone, dentro prigione": scatta la protesta contro l’impiego di animali nei circhi. Una decina di manifestanti, col volto coperto da maschere di leoni, elefanti e scimmie si sono dati appuntamento nel pomeriggio di ieri vicino al tendone del circo Greca Orfei, che è approdato ad Assago lo scorso 8 dicembre e vi resterà sino alla fine di gennaio. Al suo interno si utilizzano anche elefanti e altri esemplari esotici. Il flash mob, organizzato a scopo di sensibilizzazione e sostenuto da una decina di associazioni tra le quali Oipa, Lav e Lac, ha riportato in primo piano il tema degli animali tenuti in cattività e costretti ad adattarsi a climi e contesti diversi dal loro habitat naturale.
"Nel 2023, far divertire le persone in questo modo è un metodo anacronistico e diseducativo", ha detto Alessandra, una delle manifestanti, con un invito, ai lavoratori e alle maestranze circensi, "a creare magie con l’ausilio del loro corpo senza ricorrere ad altro". Ad Assago l’arrivo del circo ha suscitato proteste anche sui social. Sul tema ha preso posizione la sindaca Lara Carano: "Sono contraria a questi spettacoli desueti che usano animali esotici per attrarre pubblico - ha detto -. Ho provato a bloccare questa situazione, ma non ho potuto fare nulla. Come ha più volte ricordato il Tar, la normativa di settore consente questo genere di spettacoli". Intanto l’assessore agli animali di Rozzano invita l’amministrazione di Assago ad esprimere con ancora maggior fermezza la propria contrarietà: "Avremmo piacere - sono le parole di Lucia Galeone - che faceste sapere ai vostri cittadini, attraverso i social o con affissioni sul territorio, la vostra posizione, rimarcando la solidarietà alle associazioni che organizzeranno presidi pacifici".Alessandra Zanardi