MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Amministratore giudiziario per Fizzonasco

Anche a Fizzonasco, dove sono coinvolti circa 80 nuclei familiari, qualcosa inizia a muoversi sul fronte del Superbonus. Dopo le...

Anche a Fizzonasco, dove sono coinvolti circa 80 nuclei familiari, qualcosa inizia a muoversi sul fronte del Superbonus. Dopo le denunce presentate da alcuni inquilini alla Guardia di Finanza, nei giorni scorsi il Tribunale di Milano ha nominato un amministratore giudiziario, esautorando di fatto Andrea Miotti dalla gestione del condominio.

Quella di Fizzonasco è un’altra vicenda legata ai bonus edilizi – Ecobonus e Sismabonus – che presenta un filo conduttore con i casi di via dei Pini 4 e di Lacchiarella: la figura chiave dell’amministratore Andrea Miotti. Miotti, che nel 2021 ricopriva anche l’incarico di assessore al Bilancio del Comune di Pieve Emanuele, è stato uno dei promotori del progetto Superbonus nel territorio comunale. A via dei Pini, in particolare, aveva previsto la chiusura dei terrazzi tramite i lavori legati all’Ecobonus, con l’obiettivo di sanare una diffusa situazione di abusivismo edilizio: la maggior parte dei residenti, infatti, aveva chiuso i terrazzi senza mai comunicarlo al Comune. Una situazione nota a tutti, ma su cui nessuno era mai intervenuto.

Quando è esplosa la querelle relativa alla gestione del Superbonus, Miotti è stato allontanato sia dal condominio di via dei Pini 4 che da quello di via Togliatti a Lacchiarella. Ora anche a Fizzonasco è stato formalmente rimosso. Nel caso di Fizzonasco – ex quartiere Friza, oggi ribattezzato Borgo delle Betulle – il problema riguarda i soldi prelevati dai cassetti fiscali degli inquilini e la cessione del credito.

Secondo quanto riferito da alcuni residenti, non sarebbe mai stata richiesta loro alcuna autorizzazione né per il prelievo dai cassetti fiscali né per la cessione del credito. Da qui la decisione di alcuni condomini di presentare denunce alla Guardia di Finanza. Le segnalazioni, numerose, risalgono al 2023. Sempre secondo gli inquilini, dai cassetti fiscali sarebbero stati prelevati fino a 200.000 euro per ciascun condomino, senza alcun consenso formale. Resta in alto mare anche il cantiere Superbonus di via Mascagni, nel quartiere ex Incis, dove due palazzine sono ferme da anni, bloccate da cantieri mai portati a termine.

Mas.Sag.