Ammazzarono a coltellate la mamma e il papà: assolti per infermità mentale due giovani del Milanese

Daniel Gandolfo uccise la madre nel marzo 2022, Gianluca Loprete sezionò il genitore sul letto. La Corte di Assise di Monza ha disposto la permanenza per almeno 10 anni in una struttura psichiatrica giudiziaria come misura di sicurezza

Daniele Gandolfo e a destra il palazzo dove viveva con la madre e le sorelle

Daniele Gandolfo e a destra il palazzo dove viveva con la madre e le sorelle

Monza, 27 settembre 2023 - La Corte di Assise di Monza ha emesso due sentenze di assoluzione per incapacità totale di mente al momento del fatto nei confronti di due giovani imputati di avere ucciso un genitore nell'hinterland milanese. Per entrambi i giudici hanno disposto come misura di sicurezza almeno 10 anni di permanenza in una struttura psichiatrica giudiziaria.

Il 21 marzo 2022 il 28enne Daniel Gandolfo ha ammazzato a coltellate nella casa familiare di Cologno Monzese la mamma Maria Begoña Gancedo Ron, 60 anni. La donna da 15 anni era rimasta vedova e sola a crescere tre figli, Daniel e due sorelle gemelle di 24 anni con la sindrome di Down e lavorava nella biblioteca cittadina. Il 28enne, dopo una lunga detenzione in carcere, ora è ospite di una comunità psichiatrica perché non c'è posto nelle Rems, le strutture realizzate dopo la chiusura dei manicomi giudiziari. Il giovane, a cui non era mai stata diagnosticata una patologia psichiatrica ma assumeva tranquillanti e che lavorava come cassiere in un supermercato, aveva dato già in escandescenze il giorno prima dell'omicidio, quando il giovane aveva inveito sotto casa contro il postino perché non voleva che consegnasse la posta, ma l'ambulanza se ne era andata senza portarlo al pronto soccorso perché lui si era rifiutato.

Il 12 giugno 2022 il 19enne Gianluca Loprete ha tolto la vita ed infierito sul papà Antonio, 57 anni, nell'appartamento in cui vivevano insieme a Sesto San Giovanni perché la madre del giovane lavorava all'estero. "Ho ucciso mio padre, ho fatto una cazzata", aveva detto al 112 il 19enne dopo l'omicidio. Poi si era chiuso nel silenzio. Il 57enne era stato trovato in camera da letto, smembrato e sezionato in diverse parti. Le tracce di sangue più consistenti proprio sul letto, dove era stato trovato anche un coltello da cucina, identificato come l'arma del delitto. Sia il padre che il figlio sono risultati soffrire di depressione. Gianluca Loprete si trova già ospite di una Rems.