Micheli*
Presidente le lancio una sfida: ci faccia sognare ed entri nella storia della Lombardia! Sogniamo una Lombardia all’avanguardia nella tutela ambientale, un esempio per l’Europa nel miglioramento della qualità dell’aria, nella decarbonizzazione, nel risparmio energetico. Le lancio questa sfida per quanto i presupposti non siano incoraggianti. Nell’incontro che lei ha avuto a metà settembre a Palazzo Lombardia sulla “Sostenibilità ambientale, sociale ed economica” ha oscillato su opinioni differenti. Per poi concludere che dovremmo cercare di contrastalo senza lasciarci “sommergere soltanto da valutazioni ideologiche“. Lo sappiamo presidente, la Pianura Padana è una grande conca e per restituire aria più pulita ai lombardi, lo dice anche lei, bisogna fare di più. E ancora, presidente, parliamo di energia. Gli obiettivi del piano regionale devono essere ragionevolmente più coraggiosi, in quanto, ragionevolmente, il ricorso all’energia nucleare è un’ipotesi, non una certezza (...) Sottoscrivo ciò che dicono Legambiente e Wwf: “Il nucleare di quarta generazione o dei mini reattori, la cui realizzabilità è tutta da dimostrare, ha costi alti, tempi lunghi e non elimina l’annoso problema delle scorie”. Già, le scorie. Presidente Fontana le segnalo che mentre il nucleare sicuro è ancora al di là dell’orizzonte, il governo non ha ancora individuato il luogo dove creare il Deposito Nazionale e che la Lombardia è circondata da siti dove sono ancora presenti scorie radioattive. Glielo ripeto, presidente: è urgente che gli amministratori della mia regione si diano una mossa e facciano subito ciò che devono per migliorare la qualità della vita dei lombardi. Ci vuole coraggio per farlo, si rischiano l’impopolarità e la perdita di consensi. Ma solo così si guadagna un posto onorevole nella storia della nostra regione.
*Sindaco di Segrate