Alunni e alunne molto colpiti dal drammatico evento. Chiedono più sicurezza alle forze dell’ordine

Telecamere, pattuglie e genitori chiamati in aiuto da chi ha paura a girare in città.

Per capire i pensieri e le paure provocate dall’episodio si è deciso di intervistare alcuni studenti della scuola. Ecco le loro risposte.

Che emozioni ha suscitato in te l’aggressione a Pieve Emanuele?

A. G.: "Penso che la criminalità sia sempre sbagliata, ma in questo caso di più, perché un povero ragazzo, per una stupidaggine, sarebbe potuto morire"

G. E.: "Quello che è successo è una cosa molto brutta, soprattutto se giustificata per “amore” e per “protezione” di un’altra persona"

V. G.: "Provo rabbia e penso che quel ragazzo debba avere ora giustizia".

Cosa provi quando cammini da solo nella tua città?

G. E.:" Ho molta paura di camminare in giro da sola, a piedi o sull’autobus"

V. G.: "Ho paura perché queste cose potrebbero succedere anche a me"

A.G: "Di giorno sono abbastanza tranquillo; di sera, se passa qualcuno di losco, ho paura"

Come pensi di poter cambiare la situazione?

G. E.:"Dovrebbero esserci più pattuglie in città"

V. G.: "Dovrebbero esserci più telecamere"

A.G: "La scuola, i genitori e le istituzioni dovrebbero aiutare questi ragazzi a capire cos’è giusto e cos’è sbagliato, in modo da evitare che certe cose accadano di nuovo".

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