
Un attivista di Ultima Generazione durante il blitz in Galleria Vittorio Emanuele (Foto Fasani)
Quarta incursione in undici giorni di Ultima Generazione in Galleria Vittorio Emanuele. Ieri mattina, però, gli ambientalisti non hanno preso di mira il ristorante Cracco, come nelle tre precedenti occasioni, ma si sono posizionati al centro dell’Ottagono, davanti alle vetrine di Prada: in due, poco dopo le 13, hanno gettato a terra un mucchio di scarti di frutta e verdura per segnalare i costi elevati dei prodotti e le difficoltà delle famiglie "a riempire il carrello della spesa" e degli agricoltori a "vivere del proprio lavoro".
Molti passanti, compresi alcuni turisti stranieri incuriositi da quanto stava succedendo, hanno applaudito l’iniziativa. "Riprendiamoci il potere – hanno risposto i militanti –. Da vent’anni siamo sempre più poveri: non riusciamo ad arrivare alla fine del mese, ci stanno rubando quello che ci spetta". Dopo l’intervento dell’Amsa per ripulire il pavimento del Salotto, gli attivisti sono stati identificati da ghisa e poliziotti e "denunciati" per gestione irregolare di rifiuti, come reso noto da Ultima Generazione in un comunicato. Non è la prima volta che il movimento usa la Galleria come ribalta. Tra il 19 e il 26 marzo, altri militanti hanno “fatto visita” al locale del noto chef Carlo Cracco. Nel primo caso, dopo aver effettuato una consumazione all’interno del locale, hanno esposto uno striscione con la scritta "Il giusto prezzo", per poi sedersi per terra e occupare la sala del ristorante. Nel secondo caso, il 23, hanno imbrattato gli arredi del locale con salsa di pomodoro, mentre tre giorni dopo una di loro è salita su un tavolino per leggere un comunicato; ne è seguito, nella versione delle attiviste, un battibecco con Cracco, che avrebbe portato via lo smartphone alla ventinovenne che stava riprendendo l’azione.
A valle degli accertamenti della Divisione Anticrimine, il questore Bruno Megale ha firmato sette avvisi di avvio del foglio di via obbligatorio da Milano, due fogli di via obbligatori e undici divieti di accesso nei locali pubblici nei confronti di dodici attivisti. "Per chi viene da noi, non offriamo pasti sospesi, ma tanta pubblicità gratuita. Quella sì (Gratuita al momento)", l’ironica risposta di Cracco ai contestatori. Che hanno subito controreplicato: "Ci accusano di fare azioni dimostrative, ma la vera spettacolarizzazione è quella di un sistema che permette a pochi di banchettare mentre molti non riescono a riempire il carrello della spesa".Nicola Palma