All’asta locali per aprire ambulatori nei quartieri “orfani“ di medici

Il bando del Comune è pensato soprattutto per giovani professionisti. Tempo fino al 13 gennaio

Tredici spazi nei quartieri da trasformare in ambulatori per medici e pediatri. Tutti ex negozi ai piani bassi dei caseggiati popolari ora inutilizzati. Il Comune, proprietario, li mette all’asta con l’obiettivo di assegnarli in locazione o concessione con un canone annuale la cui base oscilla fra i 2.400 e i 5.800 euro per destinarli a un servizio che i Municipi hanno indicato fra i più necessari: il presidio sanitario territoriale, in particolare per i residenti più fragili, anziani, disabili e non solo. I locali hanno dimensioni comprese fra i 44 e i 114 metri quadri e sono sparpagliati in più zone: in via Bengasi 1, a Crescenzago, in viale Faenza 21, via Teramo 29 e 31 e via San Paolino 2 alla Barona. Ancora in via Nikolajevka 3 a Baggio, poi in via Satta 3, via Capuana 7 e via Vittani 1 a Quarto Oggiaro e in via Demonte 3 nel quartiere di Niguarda. Tutti spazi adatti a ospitare ambulatori o poliambulatori che potranno essere gestiti da medici o associazioni di professionisti della sanità che hanno tempo fino al 13 gennaio per partecipare al bando comunale. Largo, in primis, a medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e, in assenza di offerte da parte di questi, ad altri medici specialisti (dai ginecologi ai geriatri) e ad altri professionisti della sanità riconosciuti dal Ministero della Salute, come infermieri, fisiatri, fisioterapisti, terapisti della riabilitazione, che possono presentarsi in forma di singoli, cooperative, raggruppamenti costituiti o costituendi.

Il presidio sanitario deve assicurare un minimo di 10 ore a settimana di apertura al pubblico, distribuite su un minimo di 2 giorni a settimana, e comunque essere coerente con quanto eventualmente stabilito da Ats nelle procedure di convenzionamento. I locali sono stati scelti dall’Amministrazione in accordo con Ats, privilegiando gli ambiti territoriali rimasti carenti di medici di base. Per assegnare gli incarichi vacanti si è tenuto negli scorsi mesi il bando di Regione Lombardia destinato ai laureati in medicina e chirurgia che stanno frequentando il corso di formazione triennale specifica in medicina generale e, proprio ai giovani dottori in cerca di uno studio in città si rivolge il Comune con le sue proposte. La locazione avrà una durata di 6 anni rinnovabili per altri 6, mentre la concessione d’uso sarà per 12 anni. Tutte le informazioni sono sul bando (www.comune.milano.it). Per i sopralluoghi, scrivere a Dep.ValorizzazioneUsiDiversi@comune.milano.it.Marianna Vazzana

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