REDAZIONE MILANO

All’asilo nido si cambia di gestione

Il Comune di Melzo ha esternalizzato l'asilo nido a una cooperativa sociale, suscitando proteste tra i genitori. La decisione mira ad aumentare i posti disponibili e le educatrici comunali saranno ricollocate. Un primo incontro online con il gestore ha calmato parzialmente le preoccupazioni, ma restano incertezze sul piano educativo e sul benessere dei bambini.

Il Comune di Melzo ha esternalizzato l'asilo nido a una cooperativa sociale, suscitando proteste tra i genitori. La decisione mira ad aumentare i posti disponibili e le educatrici comunali saranno ricollocate. Un primo incontro online con il gestore ha calmato parzialmente le preoccupazioni, ma restano incertezze sul piano educativo e sul benessere dei bambini.

Il Comune di Melzo ha esternalizzato l'asilo nido a una cooperativa sociale, suscitando proteste tra i genitori. La decisione mira ad aumentare i posti disponibili e le educatrici comunali saranno ricollocate. Un primo incontro online con il gestore ha calmato parzialmente le preoccupazioni, ma restano incertezze sul piano educativo e sul benessere dei bambini.

Esternalizzazione dell’asilo nido A piccoli passi, c’è il gestore: si aggiudica la procedura la Cooperativa Sociale Gialla, colosso del settore e già alla guida di un centinaio di nidi in tutta Italia, di cui 26 in Lombardia.

L’altra sera un primo incontro online con le famiglie dei piccoli utenti melzesi (15 allo stato, cui andranno aggiunti i nuovi inseriti), che, a giugno, hanno aspramente battagliato contro la scelta di esternalizzare il servizio e poche settimane fa si erano rivolti anche al Prefetto.

La procedura aperta indetta dal Comune per individuare il gestore per lo storico asilo nido comunale di via Boves era partita in giugno e si è conclusa i primi di luglio, l’aggiudicazione risale a pochi giorni fa. La scelta dell’esternalizzazione era stata ufficializzata a fine maggio, in seno a una variazione di bilancio. Alla base, motivazioni economiche e organizzative: primo obiettivo, "per noi - così il sindaco Antonio Fusé - assolutamente fondamentale e prioritario", l’estensione dei posti disponibili dai 40 attuali ai 60. Le educatrici comunali che sino a oggi hanno gestito la struttura saranno, dal primo settembre, ricollocate in uffici del municipio. La notizia aveva immediatamente scatenato la protesta dei genitori, che tutt’oggi sollevano questioni di vario ordine: la non condivisione della scelta, l’esistenza di soluzioni alternative, le incognite sul piano educativo, le ripercussioni psicologiche sui bimbi piccoli. L’altra sera un primo incontro conoscitivo con il gestore "nel corso del quale - così un genitore - ci sono state date informazioni base. Abbiamo ascoltato. Ma le impressioni che contano, quelle dei primi giorni, le avremo solo a settembre". Un incontro fra la cooperativa e l’Amministrazione si terrà nei prossimi giorni.M.A.