VALENTINA TARANTINO
Cronaca

Tumori e malattie croniche o degenerative, ecco l’alimentazione che cura: “I cibi nati dalla ricerca ora sono business etico

Storia e obiettivi di Lionhealth, società specializzata nella nutrizione medica La fondatrice Paola Lanati: “Filiera italiana per garantire una qualità più alta. L’idea è nata dal reparto specializzato in questi studi”

Il team di Lionhealth: Luca Bonadei, Silvia Cortesi, Paola Lanati e Silvia Mascoli

Il team di Lionhealth: Luca Bonadei, Silvia Cortesi, Paola Lanati e Silvia Mascoli

Milano – L’alimentazione è un fattore determinante per il benessere fisico. Ma, se questo è vero per gli individui in salute, lo è a maggior ragione per quanti sono affetti da tumori, malattie croniche o degenerative. Ed è qui che entrano in gioco i cosiddetti Afms (alimenti a fini medici speciali, ndr), come quelli sviluppati da Lionhealth, una startup nata a Milano nel 2022.

La fondatrice e Ceo, Paola Lanati, che nel 2024 ha vinto il premio Inspiring Fifty – dedicato a 50 imprenditrici del settore tecnologico – ha alle spalle altri riconoscimenti, oltre a 25 anni di esperienza nel marketing e nella consulenza di aziende farmaceutiche e biomediche.

“Alla base di Lionhealth – spiega – c’è un’idea nata al Gemelli di Roma, dove esiste un reparto specializzato in nutrizione clinica. Lì, medici e ricercatori hanno osservato che una dieta composta da alimenti speciali genera importanti benefici nella cura di diversi tipi di malattie”.

Da questa prima intuizione, era nato uno spin-off del Policlinico, il Gemelli Health System. “Il loro obiettivo, naturalmente, era più legato alla ricerca che all’imprenditoria - continua Lanati - Così, avendo spesso lavorato con l’ospedale romano, ho deciso di rilevare la società e procedere nello sviluppo effettivo dei prodotti. In quel periodo avevo appena venduto la mia azienda, che si occupava di consulenza in ambito life-science, e volevo tornare a fare l’imprenditrice. Ho pensato che questa fosse una grande opportunità di mercato e il modo migliore per mettere a frutto le mie conoscenze”.

Secondo la letteratura specialistica, la nutrizione medica svolge un ruolo decisivo nell’affiancarsi ai farmaci, favorendo l’assorbimento dei nutrienti, e, quindi, la buona risposta del corpo alle terapie nel caso di patologie gastroenterologiche, oncologiche, malattie rare e del sistema nervoso centrale.

“I pazienti affetti da Ibd (malattie infiammatorie croniche intestinali, ndr), ad esempio, vanno incontro al malassorbimento calorico, in particolare di proteine - illustra Lanati - In oncologia, poi, la perdita di peso è ancor più significativa e si stima che vadano reintegrate circa seicento calorie al giorno per far fronte ai trattamenti. Le malattie rare, invece, comportano deficit di micronutrienti e, dato che spesso non esistono cure farmaceutiche specifiche, l’alimentazione ricopre un ruolo chiave nel ridurne i sintomi. Un ragionamento simile si può applicare alle patologie neurodegenerative”.

Ed è pensando a queste categorie che Lionhealth confeziona alimenti specifici, assumibili esclusivamente sotto controllo medico. “Abbiamo scelto di lavorare in questo settore non solo in funzione della mia esperienza, ma soprattutto perché riteniamo più etico un business guidato dall’evidenza scientifica e legato alla raccomandazione di un professionista sanitario - commenta la Ceo - In Italia si spendono ancora 4,5 miliardi di euro in integratori, la cui efficacia non sempre è dimostrata: la conoscenza del potenziale degli Afms, però, è in crescita. Il punto è che la loro produzione è, al momento, per la maggior parte in mano a multinazionali straniere. Noi, invece, abbiamo voluto mettere in piedi una filiera totalmente italiana, per garantire una qualità più alta”.

L’ultimo prodotto sviluppato dalla startup si chiama Lh-Viola. È dedicato a pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali e che soffrono di sarcopenia (perdita progressiva di massa muscolare, forza e funzionalità, ndr). Le due cose, in realtà, sono legate, visto che il 40% dei primi va incontro anche alla seconda condizione. “Ci siamo basati sulle linee guida internazionali della Società europea per la nutrizione clinica e il metabolismo, l’Espen”, specifica Lanati. E se la scienza è uno dei pilastri di Lionhealth, gli altri si legano all’impiego di elementi naturali e a un modello di imprenditoria sostenibile. “Ho sempre ritenuto che fare business in modo responsabile, pensando non solo al profitto, ma anche al beneficio interno ed esterno all’azienda, sia il modo migliore di lavorare. È per questo che, per ogni azione che compiamo, ci chiediamo quale possa esserne l’impatto – sociale, ambientale, territoriale – e come noi possiamo migliorarlo. È questa la chiave per creare vera ricchezza e soddisfazione per tutti, dai dipendenti agli stakeholder”, conclude la startupper.