Microonde al posto del bisturi. Una tecnica che viene applicata solo in pochi centri in Italia quella introdotta all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco per rimuovere i tumori benigni dell’utero, senza operare né asportarlo, e con un giorno appena di ricovero, limitando possibili complicanze e accelerando al guarigione. È la tecnica della miolisi a radiofrequenza per asportare miomi uterini, una patologia benigna accompagnata spesso da sintomi invalidanti. Si tratta di un trattamento che agisce mediante la produzione di calore diretto al mioma, con temperature tra gli 80 e i 90 gradi, che distrugge in modo selettivo e riduce la massa del mioma, alleviando sanguinamento e dolore.
La procedura viene eseguita in regime di day hospital, richiede un’anestesia locoregionale o una sedazione profonda, e dura tra i 15 e i 45 minuti. La massa benigna viene dimezzata in 6 mesi, ridotta fino al 90% nel giro di un anno. Non c’è bisogno di alcuna incisione chirurgica. "Siamo tra le poche realtà italiane a offrire alle pazienti questo innovativo trattamento", spiega Antonio Pellegrino, direttore del dipartimento Innovazione e Chirurgia robotica dell’Asst di Lecco e primario di Ginecologia e Ostetricia del Manzoni. "Abbiamo trattato con successo tre donne con la particolare tecnica della miolisi a radiofrequenza che utilizza onde elettromagnetiche ad alta frequenza, per generare calore all’interno dei miomi uterini che rimuove selettivamente il tessuto miomatoso", aggiunge la ginecologa Silvia Corso, referente del trattamento. I fibromi vengono diagnosticati nelle donne di tutte le età, ma si riscontrano più comunemente tra 35 e 50 anni. D.D.S.