Alessandro Impagnatiello e la notte delle menzogne: ritrovati documenti e bancomat di Giulia. Manca il cellulare gettato nel tombino

Omicidio Tramontano: danno frutto le ricerche degli oggetti della vittima gettati dall’assassino dopo il delitto a Senago. Nello smartphone i messaggi e le chat con le bugie e i tentativi di depistaggio. L’ultimo scritto all’altra donna fingendo di essere Giulia: “Lasciatemi perdere”

Uno dei documenti di Giulia Tramontano trovati nel tombino

Uno dei documenti di Giulia Tramontano trovati nel tombino

Con quel cellulare Alessandro Impagnatiello ha mandato diversi messaggi dopo aver ucciso Giulia Tramontano. Ha risposto agli sms preoccupati dell'altra donna, liquidandola in malo modo e generando così nella ventitreenne italo-inglese il sospetto che fosse successo qualcosa alla 29enne incinta. Con lo stesso telefono, quello della donna che aspettava un figlio da lui, ha risposto pure all'amica e collega di lavoro della donna, inviandole un paio di messaggi.

I documenti trovati nel tombino dai carabinieri all'interno del sacchetto trasparente
I documenti trovati nel tombino dai carabinieri all'interno del sacchetto trasparente

Le ricerche in Comasina

I carabinieri e i vigili del fuoco hanno cercato, senza trovarlo almeno per ora, quello smartphone lì dove Alessandro Impagnatiello ha detto di averlo buttato la notte dell'omicidio: in un tombino di un parcheggio vicino alla fermata Comasina della metropolitana gialla. Nello stesso punto, il barman trentenne ha raccontato di aver abbandonato anche le tessere magnetiche di proprietà di Giulia, mentre avrebbe bruciato il passaporto. "Il cellulare di Giulia dov'è?", la domanda del pm Alessia Menegazzo durante l'interrogatorio di giovedì notte che ha preceduto il fermo per omicidio. "L'ho buttato in un tombino nel parcheggio Comasina".

Il ritrovamento

Al momento, i vigili del fuoco, che stanno aiutando i carabinieri nelle ricerche, hanno trovato la patente di guida di Giulia, una carta di credito e un bancomat. Le ricerche stanno andando avanti per cercare di trovare il telefono.

I messaggi e la trappola

Tra le 20.31 e le 21.50 del 27 maggio Impagnatiello ha inviato questi messaggi dal cellulare di Giulia Tramontano a quello dell'amante e collega di lavoro di 23 anni. "Non sono stata pienamente sincera con te". "Parlatene voi e basta, lasciatemi perdere, voglio solo tornarmene a casa mia". "Ti ringrazio ma lasciami in pace". "Ho le mie faccende a cui dover badare". A quell'ora, la ventinovenne era già morta, uccisa dal compagno con due coltellate alla gola e una al petto.

I video

Le indagini proseguono nell'analisi dei video e delle intercettazioni ambientali per capire il ruolo di eventuali complici nell’occultamento del cadavere. Lo hanno detto gli investigatori della procura coordinati dal pm Alessia Menegazzo all'uscita dal sopralluogo nella casa del delitto. È in corso un vertice in procura.

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