Alessandro D’Andrea, disperso a Suviana: il lavoro da manutentore e le passioni di un “buono”

Con la compagna ha lasciato la Toscana per trasferirsi a Gessate. Da oltre due anni è dipendente della Voith di Cinisello Balsamo: lo sgomento dei colleghi

Alessandro D'Andrea, disperso a Suviana

Alessandro D'Andrea, disperso a Suviana

Cinisello Balsamo, 11 aprile 2024 – Alessandro D’Andrea, toscano di Pontedera, è arrivato a Milano anni fa insieme alla sua compagna. Hanno lasciato Forcoli, una piccola frazione di 1.700 abitanti del comune di Palaia, in provincia di Pisa. Lui ha già numerose esperienze alle spalle, per lo più all’estero: è uno dei migliori manutentori sulla piazza, tanto da essere stato reclutato per i lavori di aggiornamento tecnologico e le prove di collaudo sul secondo gruppo della centrale di Enel Green Power nel lago di Suviana, sull’appennino bolognese, dov’è avvenuto l’incidente nel quale risultava, a ieri sera, ancora disperso.

Alessandro e la sua compagna sono andati insieme a vivere a Gessate, lui ha trovato lavoro alla Voith di Cinisello Balsamo, azienda leader da generazioni nella costruzione di centrali elettriche. "Parliamo di un tecnico iperspecializzato. Nonostante la giovane età, appena 37 anni, ha già accumulato diverse esperienze di pregio. Aveva iniziato a lavorare in Voith da più di due anni", racconta Franco Furone, funzionario della Fiom Cgil, che ieri mattina si è catapultato nella sede di via Paisiello appena appreso della tragedia.

A Milano, D’Andrea ha ritrovato una delle sue sorelle, che si è trasferita anni fa e che indossa la divisa della Polizia di Stato. In Toscana sono rimaste invece un’altra sorella, che fa l’architetto, e i genitori. Una famiglia semplice e ben radicata nella sua comunità. La madre lavora come custode al liceo XXV Aprile di Pontedera. Il padre è in pensione e trasporta generi alimentari con un furgone; si è catapultato subito a Suviana, in attesa di notizie. Anche in Lombardia Alessandro ha messo radici, continuato a coltivare le sue passioni: per la pesca (programmava una vacanza in Irlanda a giugno, per andare a caccia di salmoni), per la musica. Per il softair, tra Milano, Bergamo e Brescia. "Il Tosco", questo il suo soprannome “di battaglia“, "è una persona buona. Un buono vero. Quello che nei film si prende la colpa al posto di altri, quello che si ferma ad aiutare uno sconosciuto rimasto a piedi in auto", ha raccontato all’Ansa uno degli amici del gruppo di softair.

Anche a Cinisello Balsamo c’è sgomento. In via Paisiello, alla Voith, il silenzio è assordante: i vertici dell’azienda si chiudono dietro al no comment, accompagnandoci alla porta di uscita, e anche i colleghi, una volta finito il loro turno, ci fanno cenno che non vogliono aprire bocca. "Abbiamo faticato anche noi. Quando stamattina (ieri, ndr) sono subito andato in sede, erano tutti frastornati, senza una gran voglia di parlare", ammette Furone. Intanto, la Cgil ha già chiesto l’apertura di un tavolo. "Abbiamo chiesto a Voith, come anche ad Abb (per cui lavora un altro dei dispersi a Suviana, il milanese Paolo Casiraghi, ndr), un incontro e siamo in attesa di avere risposta – spiega Elena Dorin, segretaria generale della FiomMilano –. Domani (oggi, ndr) insieme alla Uilm abbiamo deciso di prolungare a otto ore lo sciopero (proclamato per quattro ore a livello nazionale per i servizi privati, ad eccezione degli edili che si fermeranno per 8 ore, ndr ) proprio dopo questa tragedia".

La città intanto resta col fiato sospeso. "È un cinisellese d’adozione, non possiamo che stringerci attorno a lui e ai suoi cari, sperando per il meglio, anche se a questo punto servirebbe davvero solo un miracolo", dicono i frequentatori di un bar vicino alla Voith.

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