Aler Milano contro Ilaria Salis: “Richiesta d’indennità è un atto dovuto”. E scatena gli avvocati

L’europarlamentare e la presunta occupazione di una casa popolare nel 2008. L’ente regionale valuta eventuali “profili lesivi o diffamatori della propria immagine e reputazione”

Ilaria Salis e il post in cui confessa di aver occupato una casa

Ilaria Salis e il post in cui confessa di aver occupato una casa

Milano – “La quantificazione e la richiesta di una indennità non è una opzione ma un atto dovuto di buona amministrazione”. Aler Milano lo precisa replicando alle critiche di Ilaria Salis per il credito di 90mila euro che l'agenzia regionale che gestisce gli alloggi popolari reclama nei suoi confronti per una “presunta occupazione” e questo “basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno” senza ulteriori controlli nei 16 anni successivi “per verificare la mia presenza".

Secondo Aler la richiesta del recupero sulla sua indennità di europarlamentare così come “il contrasto all'abusivismo, sancito anche da protocolli operativi con la Prefettura, è un preciso compito istituzionale dell'Aler di Milano demandato all'ente dalla Regione Lombardia, perché chi occupa una casa toglie un diritto a chi è in graduatoria e l'attende rispettando le regole”.

“L'ente - prosegue Aler in una nota - ha dato mandato agli avvocati di valutare se il tenore delle suggestioni personali dell'interessata diffuse dai media odiernamente possano integrare profili lesivi o diffamatori della propria immagine e reputazione”.