LUCA ZORLONI
Cronaca

Expo, dal quartiere Adriano all’Idroscalo corte spietata per l’Albero della vita

Il destino è un rebus. I costruttori bresciani: «Nulla di concreto»

SHOW Selfie davanti allo spettacolo dell’Albero della vita (Newpress)

Milano, 15 ottobre 2015 - In principio c’era piazzale Loreto. L’assessore al Verde del Comune di Milano, Chiara Bisconti, lo aveva offerto come seconda casa dell’Albero della vita. Dai costruttori bresciani, tuttavia, era arrivato l’altolà: la torre di Expo pesa 300 tonnellate, troppo per traslocare in un punto traforato da tunnel e stazioni della metropolitana. Nel frattempo, il quartiere Adriano ha lanciato una petizione online, Brescia non ha mai nascosto un interesse per l’opera, negli ultimi giorni si è fatta avanti Roma. «Al lago dell’Eur o a Villa Borghese diventerebbe un punto di incontro», è l’assist del deputato Mario Marazziti alla proposta dell’europarlamentare David Sassoli. Milano rilancia: portiamolo all’Idroscalo, scrive in una nota il consigliere di zona 7 in quota Forza Italia, Alessandro De Chirico.

«Per adesso di concreto non si è visto nulla, oltre alle proposte servono i soldi», taglia corto Giancarlo Turati, coordinatore del consorzio di 19 imprese che ha costruito l’Albero, Orgoglio Brescia. «Expo non ci ha chiesto di smontarlo – aggiunge l’imprenditore –. Le probabilità più alte sono che resti lì o che noi esercitiamo l’opzione di riportarlo a Brescia». Il pool di aziende, che ha sponsorizzato la costruzione con tre milioni di euro (sugli otto complessivi di realizzazione della torre), ha un diritto di prelazione sull’acquisto: basta un euro. E 500mila euro per rimontarlo. Senza effetti speciali, però, perché quelli di Expo sono stati noleggiati con un contratto che si estingue il 31 ottobre.

Lo stessso commissario Giuseppe Sala è scettico su uno spostamento in città: «Lo escluderei». Il consiglio di zona 2 di Milano, tuttavia, vuole vederci chiaro e ha dato il via libera alla formazione di una commissione istruttoria, che dovrà valutare la fattibilità del trasloco in un terreno a fianco del parco Franca Rame. Per la consigliera di Forza Italia, Silvia Sardone, il progetto (che ha ricevuto 700 voti favorevoli nel sondaggio in rete) è «l’opportunità di riscatto e di rilancio del quartiere». La commissione dovrà capire se a fianco al parco Franca Rame si può ricreare lo spettacolo di luci e musica che a Expo incanta almeno 70mila persone ogni sera. La destinazione proposta è un campo a fianco della Magneti Marelli ma prima deve essere bonificato. Un’operazione da due milioni di euro, a carico del Comune di Milano. «Si tratta di un’area di quattro ettari circa – spiega Alberto Proietti, consigliere in quota Sel –. Ci vorranno circa due anni di lavoro». Insomma, se il quartiere Adriano passasse l’esame, l’Albero non arriverebbe prima del 2017. Nel frattempo due nazioni hanno formalizzato a Orgoglio Brescia le commesse per una copia dell’opera. Destinazione a lungo raggio, conferma Turati: «A Oriente».

luca.zorloni@ilgiorno.net

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