Ainer, mano tesa per mamme e neonati

L’associazione supporta i bambini affetti da reflusso gastroesofageo. La fondatrice: "Progetto nato dalla nostra via crucis"

Ainer, mano tesa per mamme e neonati

Ainer, mano tesa per mamme e neonati

di Annamaria Lazzari

Un sostegno alle madri di neonati, lattanti e infanti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo o disturbo del reflusso fisiologico. Indirizzando le famiglie non solo verso medici specialisti competenti sul reflusso neonatale ma anche garantendo un supporto a 360 gradi da parte di psicologi, pedagogisti, nutrizionisti, mental coach ed osteopata. La mission di Ainer, Associazione italiana neonati reflussanti, fondata nel 2019 da Stefania Cappa, avvocato milanese e presidente della prima e unica associazione no profit in Italia in tema. In precedenza, una via crucis personale: la diagnosi corretta per il figlio Leonardo, affetto da malattia da reflusso, non è arrivata subito: "Sin dai primi giorni di vita mio figlio non voleva mangiare, piangeva sempre e non cresceva. Giravo gli ospedali e i pediatri sostenevano che era fisiologico. Di me invece dicevano che soffrivo di una brutta depressione post-partum. Fino a quando, a 40 giorni di vita, mio figlio non riusciva neppure a tenere aperti gli occhi ed è stato ricoverato per acidosi a causa di una esofagite da reflusso" spiega la presidente Cappa.

Da lì dopo la diagnosi giusta un percorso che ha consentito al bambino che ha oggi 4 anni il recupero. "Ho cercato un’associazione di genitori che potesse aiutarmi ma ho scoperto che non esisteva e quindi ho deciso di crearla, col supporto di mio marito Emanuele Arioldi Rizzoli. L’approccio della nostra associazione è scientifico: ci dissociamo da influencer e guru dai consigli improvvisati. Il nostro caposaldo è un comitato scientifico diretto dal professor Claudio Romano. Indirizziamo le madri a un elenco di medici competenti e sensibili sul reflusso divisi per regione e il supporto include psicologi, pedagogisti, nutrizionisti, mental coach ed osteopata" aggiunge la numero uno di Ainer. "Oggi offriamo un aiuto a oltre 8mila famiglie" precisa la vicepresidente di Ainer, Cristina Sansoldi. "Anche mio figlio era andato in acidosi, il supporto dell’associazione e dei suoi medici gli ha salvato la vita" la testimonianza dell’altra vicepresidente Veronica Cattabrica. "L’obiettivo di Ainer è non solo un aiuto per curare il bambino ma anche la famiglia, fornendo un supporto ad esempio per i disturbi del sonno" rimarca il pediatra Stefano Guffanti. "Il reflusso è una malattia che colpisce tantissimi neonati ma non sempre i sintomi sono evidenti. La sensibilità da parte del pediatra e gastroenterologo è fondamentale: in caso di allattamento al seno esiste la terapia farmacologica oppure sono disponibili anche latti speciali" chiarisce la pediatra Elisa Sabbioni.

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