MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Aggressione al capolinea del filobus 92. Il sindacato Atm insorge: "E’ l’ora dei fatti"

Un passeggero molesto ha picchiato il responsabile del controllo esercizio in viale Isonzo. Prognosi di 15 giorni

Si infittiscono le aggressioni ai danni degli addetti Atm e il sindacato protesta

Milano – Aggressione al capolinea del filobus 92 sabato pomeriggio in viale Isonzo: un dipendente Atm di 48 anni è stato colpito da un sudamericano di 39, finendo all’ospedale per un trauma a un braccio. Ennesimo episodio che riaccende i riflettori sul tema sicurezza e tutela del personale sui mezzi di trasporto pubblico. Stando a quanto ricostruito, erano le 17.30 di sabato quando l’autista della 92, arrivando in viale Isonzo, ha segnalato la presenza di una persona molesta che infastidiva gli altri passeggeri urlando e dando manate agli arredi, forse sotto l’effetto di alcol o sostanze.

Quindi il responsabile controllo esercizio, il cosiddetto “graduato“, che si trovava nella sua postazione all’interno del chiosco sullo spartitraffico, è subito intervenuto salendo sul mezzo insieme ad altri due colleghi e provando a calmare il passeggero, invitandolo a scendere anche perché senza biglietto. In base alle testimonianze, una volta sceso, non appena il mezzo è ripartito il trentanovenne si è avventato contro il “graduato“ spintonandolo con forza e cercando di immobilizzarlo. Il lavoratore è riuscito a divincolarsi allontanando l’aggressore con alcuni colpi al viso e rifugiandosi poi nel chiosco insieme agli altri colleghi in attesa dell’arrivo della polizia, accorsa insieme al 118.

Il dipendente Atm, che ha lamentato dolori a un braccio, è stato poi accompagnato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale Gaetano Pini e ha rimediato una prognosi di 15 giorni. Medicato sul posto il trentanovenne. E il coordinamento Rsu insorge per l’ennesima volta: "Tanti impegni, zero fatti. Atm e le istituzioni continuano a navigare a vista, mentre il personale front-line continua a essere pestato a sangue durante il servizio".

Segnale di attenzione da Atm con la campagna “Rispettiamoci“, contro ogni forma di violenza, verbale o fisica, nei confronti di dipendenti, clienti e cittadini. Rinforzate anche le barriere di protezione per gli autisti su 650 bus. Lo scorso dicembre, un marocchino di 42 anni a bordo della 91 a Lotto aveva rotto il vetro protettivo e poi si era scagliato contro l’autista, finito all’ospedale per lo choc. Ed è solo uno dei precedenti, tra pestaggi, insulti e sputi: la lista è lunga.