Affitti per studenti a Milano, canone concordato a stanza: “Agevolazioni per chi accetta”

Lunedì il vertice con associazioni dei proprietari, sindacati e 133 Comuni. Ghidoli (Politecnico): “Il modello della Goccia alla Bovisa esportabile a Sesto, Gessate e Rho”

L’assessore Maran insieme alla delegazione del Coordinamento liste per il diritto allo studio

L’assessore Maran insieme alla delegazione del Coordinamento liste per il diritto allo studio

Canone concordato anche per la singola stanza. E si fisserà per la prima volta una modalità valida per tutta la città metropolitana. È in agenda lunedì alle 14.30 il secondo summit sul caro-affitti, allargato questa volta ai sindacati, alle associazioni dei piccoli proprietari immobiliari e ai 133 Comuni di Città metropolitana, convocati a Palazzo Isimbardi insieme ai rappresentanti degli studenti.

"Iniziamo un importante percorso di confronto con gli amministratori dei Comuni e le parti sociali per rilanciare il canone concordato - sottolinea Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa -. Si tratta di uno strumento che, anche a livello metropolitano, può portare canoni più bassi per gli inquilini e importanti agevolazioni per chi decide di utilizzarlo per affittare". In attesa di lunedì si inseguono gli incontri, si raccolgono proposte. Ieri Maran ha incontrato una delegazione del Coordinamento liste per il diritto allo studio - Obiettivo studenti.

"Non è stato un incontro di facciata, siamo entrati nel merito - sottolinea Marta Ghidoli, presidente del Consiglio degli studenti al Politecnico –. Il canone concordato così com’è non funziona. Va incentivato e reso più attrattivo. Abbiamo proposto una “carta“, con le linee guida create dal Comune per aiutare i fuorisede a cercare casa, dividendo la città in cinque zone e comunicando meglio quali e quanti sono gli appartamenti a canone concordato. Serve una narrazione diversa e un portale utile sia agli affittuari che agli studenti".

Si è discusso poi di residenze universitarie. "Vanno resi attrattivi anche i Comuni limitrofi, Sesto, Gessate, Rho - continua Ghidoli -. Come si sta cercando di fare con il progetto della Goccia al Politecnico e seguendo i modelli di Parigi, Madrid, Londra. I campus sono spesso all’esterno della città, ma non più considerati periferici. Servono una cambiamento culturale, più collegamenti e bisogna intervenire sul fronte della sicurezza".

“Quello dell’abitare è un tema di area vasta che coinvolge tutto il territorio metropolitano - ribadisce Giorgio Mantoan, consigliere della Città Metropolitana delegato alle politiche giovanili -. Le proposte che verranno presentate sul canone concordato si integrano al lavoro che nei mesi scorsi abbiamo avviato con le università su una proposta di housing metropolitano".

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