Affitti brevi, gli operatori: sì a controlli trasparenti

Boom delle nuove locazioni, ma i posti letto a Milano sono ancora pochi. I gestori aprono a un confronto con gli enti pubblici sulle irregolarità registrate

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A Milano vanno forte anche gli affitti brevi. La città meneghina è una meta sempre più ambita, i turisti sono in netto aumento e le strutture ricettive sono prese d’assalto. Bene alberghi e hotel ma benissimo anche i cosiddetti affitti brevi, nonostante "i posti letto della città siano ancora pochi rispetto alla capacità di attrazione che aumenta ogni giorno – dice Marco Celani, AD Italianway e presidente dell’AIGAB (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi) –. Siamo sempre disponibili al confronto con le istituzioni e anche con gli albergatori per identificare chi viola le regole anche perché noi operatori siamo i primi ad essere direttamente danneggiati dalla concorrenza sleale".

Questa l’analisi del presidente degli operatori professionali del settore, i cosiddetti property manager: "Gli affitti brevi, i primi a ripartire dopo la pandemia, nonostante l’assenza di aiuti ed incentivi ricevuti invece da molti albergatori, stanno vivendo una ripresa ottima. Nel gennaio 2020 a Milano gli alloggi online disponibili erano circa 21 mila, crollati a 13 mila per la pandemia e tornati sopra quota 15 mila, circa 54 mila posti letto, nel secondo semestre 2022. Il nostro Osservatorio ci dice che, grazie alla collaborazione tra Comune, Regione e Associazioni di categoria come AIGAB, la piazza di Milano è sicuramente la più controllata e legale d’Italia, un modello per le altre città italiane e per gli operatori di categoria che vogliono crescere".

Dopo il crollo del turismo dovuto al Covid, si vede quindi la luce. "Il settore si è ripreso parzialmente nel 2021, quando abbiamo lavorato 5 mesi su 12 in condizioni quasi normali, e finalmente il 2022 sta dando grandi soddisfazioni grazie al ritorno dei viaggiatori stranieri leisure e business, e all’impulso innescato da eventi sportivi, concerti e manifestazioni culturali: da febbraio registriamo un tasso di occupazione stabilmente sopra l’80% con picchi del 90% a giugno, per il Salone del Mobile, e del 57% ad agosto grazie ai turisti leisure". E le previsioni per l’autunno sono positive: "Ci aspettiamo numeri importanti grazie alla Formula 1, alla moda e alla ripresa generalizzata".

Fulvio D’Eri

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