Milano, 9 novembre 2023 – Arrestato un algerino di 37 anni, destinatario di un mandato di cattura internazionale con l’accusa di partecipazione ad associazione terroristica.

Nell’ambito dei servizi della Polizia di Stato predisposti dal questore Giuseppe Petronzi per la prevenzione e repressione dei reati sulle linee metropolitane, il 37enne si era sin da subito mostrato particolarmente aggressivo con gli agenti della Polmetro che lo avevano fermato per un controllo a Cadorna, gridando ripetutamente “Allah Akbar” mentre tentava di afferrare dal proprio zaino un oggetto rivelatosi essere un coltello con lama di oltre 12 centimetri.
All’esito delle comparazioni foto-dattiloscopiche, i poliziotti della Digos milanese hanno appurato come l’uomo, mai evidenziatosi prima alle forze di polizia italiane, fosse ricercato dalle autorità algerine in quanto ritenuto, sin dal 2015, appartenente alle milizie dello Stato Islamico ed impiegato nel teatro bellico siro-iracheno.
Lo straniero, pertanto, su disposizione della Corte d’Appello di Milano competente per la procedura di estradizione, per la quale il Ministro della Giustizia ha già dato l’assenso, è stato condotto alla casa circondariale “San Vittore”, in attesa dell’imminente trasferimento in patria.
Le reazioni
Sull’arresto sono arrivate le reazioni della politica, dal tono bipartisan nell’accoglienza favorevole della notizia. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, interrogato dai giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Bicocca, ha espresso soddisfazione: "Ho sentito, bene. Non ho parlato con prefetto e questore, ero in Giunta e mi pare un'ottima cosa".
Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. “Grazie alle Forze dell'Ordine e avanti così, inseguiamoli uno per uno e rispediamoli a casa", ha scritto su Instagram il vicepremier Matteo Salvini.