Il timore delle multe ma anche l’entrata in vigore della zona rossa in Lombardia con le sue limitazioni agli spostamenti (consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità) ha spento un po’ la fiamma del movimento di #ioapro1501. Alcune attività che il 15 gennaio – giornata simbolo della protesta aperturista – avevano aderito alla contestazione dei ristoratori ribelli, facendo anche servizio ai tavoli, hanno cambiato idea. Lo confermano al telefono dal Vinci’s Bistrot di corso Vercelli e dalla Caffetteria Rocca di via Binda: "Abbiamo aperto il 15, ma abbiamo sospeso tutto il giorno dopo. Ci è giunta notizia di un intensificarsi dei controlli e, se parliamo di sanzioni di 400 euro, il gioco non vale la candela per gli incassi di una caffetteria. Venerdì avremo avuto una ventina di clienti, la metà del solito" dice il titolare del bar della Barona, Pierpaolo Rocca. Da ieri è invece aperto "Tano passami l’olio" in via Petrarca. Lo chef stellato Tano Simonato ha mantenuto la promessa di aprire il 18, sia per pranzo – due clienti – che per cena, dove le prenotazioni sono state una decina all’apertura della serata. Nel menù anche "L’uovo di cristallo" e "Il Piccione in crosta". "Visto che le proteste in piazza non hanno dato esito, cerchiamo di rivendicare i nostri diritti in altro modo. Abbiamo il problema di pagare le tasse con zero incassi, il ritardo cronico delle casse integrazioni. È ora di dire basta" rivendica chef Simonato, che sta valutando se continuare con la formula anche nei prossimi giorni.
Continuano le cene all’Osteria Dal Verme in zona Isola: "Il 15 sono venuti anche gli agenti e hanno identificato i presenti. Hanno fatto il loro lavoro, ma anche a me tocca fare il mio. Non sono eroe né delinquente, solo un padre di famiglia. Non rimarrò con le mani in mano a vedere fallire la mia attività", spiega Roberto Tiezzi. Apertura ad oltranza tranne la domenica per Fiore Food & Drink in via Savona: "Le nostre motivazioni non sono per nulla eversive: lavoriamo per non chiudere", ribadisce Alessandro Scanu. Qui non si segnalano sanzioni e lo stesso dicono al Vinthiages Café di via Mameli: "Ci hanno espresso la loro solidarietà sia i clienti che personale in divisa", confessa Vincenzo Rosito. La battaglia va avanti anche con una manifestazione, organizzata dal Comitato Territoriale Esercenti, in programma il pomeriggio del 21 gennaio sotto Palazzo Lombardia. L’hashtag dice tutto: #fatecilavorare.
Annamaria Lazzari