
di Monica Guerci
Si sono svolti sabato nella Parrocchia di Santa Maria Assunta a Senago i funerali di Vincenzo Monti, in arte Vins41.
Oltre alla famiglia e alla fidanzata, in tantissimi hanno partecipato alle esequie a testimonianza del grande affetto di cui era circondato. Una folla composta e sinceramente addolorata ha attorniato e sostenuto il padre, la madre e la fidanzata di Vincenzo ricordandolo con striscioni, lacrime, ma soprattutto con la sua musica che gli amici più stretti hanno cantato in coro.
Centinaia i messaggi di cordoglio comparsi sui social e sulla pagina Facebook di Senago Today, dove in tanti hanno inviato immagini e foto della cerimonia e pubblicato condoglianze alla famiglia e pensieri rivolti a Vins41 come in un ultimo abbraccio.
I suoi amici, feriti e in lacrime ma tutti presenti, lo hanno accompagnato sino alla fine. Si sono stretti intorno alla famiglia e ai cari del rapper.
E proprio per loro è uno dei tanti messaggi pubblicati in rete, quello di Monica che scrive: "Voglio congratularmi con tutti i ragazzi che erano lì per quanto hanno saputo organizzare, per come hanno affrontato la situazione, per i bellissimi cori, ma soprattutto per la grande educazione che hanno trasmesso! Sarà orgoglioso di tutti voi".
Loro, orgogliosi di lui lo saranno sempre. Orgogliosi di questo giovane rapper di 19 anni, molto conosciuto nel mondo musicale underground del milanese che dopo il lavoro in tipografia dedicava tutto il suo tempo libero alla musica, una passione che condivideva e coltivava proprio con loro.
Il cuore di Vincenzo si è fermato il 27 luglio all’ospedale San Gerardo di Monza dove era stato ricoverato dopo essere stato travolto da un’automobile, nella notte tra il 17 e 18 luglio mentre stava percorrendo via Alcide De Gasperi a Senago con un amico a bordo di uno scooter.
Il conducente dell’automobile è uno studente 27enne di Paderno Dugnano che non si è fermato a prestare soccorso. I carabinieri della stazione di Arese lo hanno identificato subito dopo l’incidente grazie alla madre del giovane stesso che ha chiamato il 112 dopo aver visto le condizioni del figlio rientrato a casa ed essersi fatta raccontare cosa fosse accaduto. La madre del pirata della strada ha chiamato parlando di un incidente, senza sapere cosa fosse realmente successo. E senza sapere neppure la gravità della situazione. Rianimato dai soccorritori subito dopo lo schianto, a Vincenzo era stata amputata la gamba destra ed era stato trasportato immediatamente al pronto soccorso, ma le sue condizioni già critiche si sono aggravate e il giovane musicista non ce l’ha fatta. È morto dopo aver lottato dieci giorni per la sopravvivenza. E poi un ultimo ricordo di chi lo conosceva bene, di chi seguiva da vicino la sua vita, la sua grande passione la musica e conosceva bene come si stava muovendo nel panorama musicale.
"Ti lasciamo la licenza poetica per fare questo viaggio, troverai “la via di fuga” e non sarai mai solo", lo salutano così gli amici su uno striscione usando le parole di una sua canzone. L’addio fra uno striscione e i palloncini colorati liberati poi nel cielo.