REDAZIONE MILANO

Addio spazio MY G "Un gran peccato"

Il centro culturale era diventato punto di riferimento per famiglie, lavoratori e studenti in zona Niguarda

Si abbassano le serrande dello Spazio culturale MY G, che non ha retto alla tempesta Covid. Venduti tutti gli oggetti che nel quartiere Niguarda erano diventati "iconici", a partire dal divano rosa sul quale negli ultimi 5 anni si sono accomodati bambini e adulti a leggere, a chiacchierare, ad ascoltare musica in questo luogo di via Vincenzo da Filicaia "che è sempre stato accessibile a tutti. Ho voluto creare uno spazio per il quartiere in modo che non fosse necessario andare per forza in centro, nelle biblioteche, nelle scuole o gallerie d’arte per passare dei bei momenti dopo una giornata di lavoro o di scuola". Lo dice commossa Yael Reuveni, di origine israeliana, triste per aver dovuto chiudere "anche se non avevo alternativa". Messa in ginocchio dalle spese che si sono accumulate durante il lockdown, dai mancati incassi, dal futuro incerto. Ora è tutto un ricordo: caffetteria, libreria e oggetti per la casa al piano terra, salone per i laboratori al piano superiore. "La mia decisione non è facile, questa lunga quarantena mi ha fatto capire tante cose e soprattutto guardare in faccia una nuova realtà. Ora non posso organizzare feste di compleanno né laboratori né attività estive. E per settembre c’è un grande punto di domanda: quando si potrà ripartire come prima? Non si sa. Non posso andare avanti così".

Da qui, la decisione irrevocabile. Racconta di aver aperto lo spazio 5 anni fa chiamandolo MY G, le iniziali dei nomi suo, della sorella e del fratello. "Immaginavo un luogo per riunire le mie passioni: arte, cibo sano e cose di casa. Un luogo dove sentirsi a casa. Era come un Paese democratico, dove tutti stavano bene nel rispetto degli altri e nella condivisione libera di esperienze". Il centro era diventato un punto di riferimento in questo angolo di periferia dove c’è voglia di cultura ma pochi ambienti per ritrovarsi. "Adesso è arrivato il momento di chiudere le porte e andare avanti a rincorrere un nuovo sogno, sempre cercando di essere utile agli altri. Sto ricevendo tanti messaggi emozionanti e commoventi, capisco quanto questo posto sia stato per moltissime persone un luogo importante". E ora? "Continuerò tenendo aperto il negozio on line di prodotti per la casa. Poi, chissà". M.V.