Addio a Moretti, sindaco di tutti "La sua vocazione? Unire le persone"

La vicesindaco di Peschiera Stefania Accosa: "Ogni giorno metteremo in pratica ciò che ci ha insegnato"

di Valeria Giacomello

Un commovente, straziante lungo addio al sindaco di tutti. Si sono svolte ieri mattina le esequie di Augusto Moretti, in carica dal 2021, la cui morte improvvisa a 54 anni ha gettato nello sconforto l’intera comunità. Una folla enorme formata da amici, amministratori pubblici e cittadini si è assiepata presso la parrocchia della Sacra Famiglia di Bettola per porgere l’ultimo saluto ed esprimere la propria vicinanza alla moglie Elena e ai figli Ludovica e Stefano. Unanime il cordoglio dal mondo della politica e delle istituzioni. Insieme al prefetto di Milano Renato Saccone, sono intervenuti rappresentanti di Regione Lombardia, Città Metropolitana, deputati, europarlamentari e oltre 30 sindaci. "I nostri Comuni condividono Linate e l’Idroscalo – ha dichiarato commosso il sindaco di Segrate Paolo Micheli – e le occasioni di lavorare insieme non sono mancate. Augusto era un grande amministratore e un amico, è una tragedia inaccettabile". A celebrare la messa il parroco don Zaccaria Bonalumi, mentre l’omelia è stata affidata a don Alberto Bruzzo, il parroco della chiesa di Linate frequentata dalla famiglia. "Per tutti noi si è spenta una luce - ha esordito Don Zaccaria -, che il Signore ci aiuti ad attraversare questo momento di sgomento". Altrettanto sentite le parole di don Alberto: "Augusto è stato per tutti noi un esempio di cosa voglia dire vivere da cristiani e mettere la propria persona al servizio degli altri". "Ci sono persone capaci di possedere il dono di entrare nella nostra vita e legarsi a noi in modo indissolubile", ha ricordato la vicesindaco Stefania Accosa. "Augusto era speciale, lo sapevamo da sempre ma ne abbiamo avuto conferma in questi giorni di dolore. La sua vocazione era di unire le persone, anche in questo frangente è riuscito a farlo. Era parte di una entusiasmante quotidianità. Il nostro compito ora sarà di mettere in pratica ogni giorno ciò che ci ha insegnato: l’amore per la nostra città". "Ciao amore mio – è stato il saluto finale della moglie Elena -, sono sempre stata orgogliosa di camminarti al fianco. Non rimpiango nulla, ti ringrazio perché mi hai insegnato a pensare alla grande. Ti ripetevo che ti avrei aspettato sempre, ora sarai tu a dovere aspettare me".

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