Aggressione choc al San Raffaele: ergastolano non risponde al gip

Cianci tornato a colpire dopo quattro omicidi. L'interrogatorio si è tenuto nel carcere milanese di San Vittore

L'esterno dell'Ospedale San Raffaele di Milano dove è ricoverato il 79enne (Ansa)

L'esterno dell'Ospedale San Raffaele di Milano dove è ricoverato il 79enne (Ansa)

Milano, 12 novembre 2019 - Ha scelto di non rispondere alle domande, davanti al gip di Milano, e di restare in silenzio Antonio Cianci, l'ergastolano 60enne che negli anni '70 ha ucciso 4 persone, tra cui 3 carabinieri nel '79, e venerdì scorso ha tentato di uccidere un 79enne per una rapina. L'interrogatorio si è tenuto nel carcere milanese di San Vittore. Il giudice nelle prossime ore depositerà la decisione sulla convalida dell'arresto e l'ordinanza di custodia in carcere. 

Stando a quanto ricostruito un’equipe di psicologi, criminologi, educatori in una relazione favorevole aveva dato atto del percorso positivo di Cianci e del suo cambiamento, tanto che il Tribunale di Sorveglianza a fine luglio diede il via libera ai permessi premio. Nel frattempo, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha dato mandato all’Ispettorato di compiere accertamenti preliminari sulla vicenda. Da quanto si è saputo, al Tribunale di Sorveglianza verranno raccolti e preparati gli atti del caso nel momento in cui arriverà una richiesta di accesso al fascicolo da parte degli ispettori ministeriali. I vertici del carcere di Bollate, intanto, stanno anche verificando se Cianci sia stato o meno accompagnato dall’istituto a Cernusco sul Naviglio, come era stato disposto nel provvedimento del giudice per il permesso premio di 12 ore (tra le 9 e le 21).

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