MONICA AUTUNNO
Cronaca

Abbracci e lacrime per Alex: "Ha insegnato a molti ad amare il prossimo"

Il 27enne di Pioltello ucciso in via Cilea da un pirata della strada poi costituitosi. Un cugino: "È stato più di un fratello. Aveva un cuore d’oro, ricordiamolo così".

Abbracci e lacrime per Alex: "Ha insegnato a molti ad amare il prossimo"

Sul sagrato della chiesa l’ultimo saluto. Il nome del 27enne invocato a gran voce per tre volte dal padre, e la commossa risposta dei presenti. Poi il volo dei palloncini. Intanto le indagini per accertare l’esatta dinamica procedono

Lacrime in chiesa, palloncini sul sagrato, e dall’altare l’appello al perdono: "Solo così, dopo una tragedia simile, si può continuare a vivere". Nel primo pomeriggio di ieri l’addio della famiglia e dei tanti amici e parenti ad Alexander Huarcada Reyes, il 27 enne di origine peruviana investito in via Cilea lo scorso 19 agosto, morto in ospedale due giorni dopo, donatore di organi.

Tanti cittadini, peruviani come lui e non, a salutare Alex nella chiesa di Maria Regina al Satellite, e a stringersi attorno ai familiari: il padre Juan, la mamma Roxana, il fratello minore Jeremy. I funerali, finalmente, dopo tre settimane di lunga attesa. Solo nei giorni scorsi, ad autopsia compiuta, la salma del 27enne morto in circostanze ancora per molti versi misteriose è stata restituita alla famiglia. Sulla bara di Alex la bandiera del Perù, la sciarpa dell’Inter, una maglia dell’Alianza Lima, la squadra del paese d’origine, sempre nel cuore. Prima della funzione le parole commosse di un cugino: "Voglio salutare Alex, lo vogliamo tutti. Per me è stato più di un fratello. Aveva un cuore d’oro. Ricordiamolo così". Nessuna menzione diretta, durante la predica, del drammatico investimento, sulla cui dinamica sono in corso le indagini. Nelle parole del parroco don Giacomo Roncari un riferimento non velato all’ingiustizia e all’assurdità di questa morte. E alla necessità di guardare avanti. "Alex ha insegnato a tanti l’amore. Amava profondamente la sua famiglia, la proteggeva. In nome di questo amore cerchiamo la forza di superare odio, violenza, ripicca e desiderio di vendetta. L’unica strada possibile, oggi, è quella del perdono. Perdonando, ce lo ha insegnato Maria, si può riprendere a vivere". Ad Alex un augurio: "Che tu stia già partecipando alla festa del Cielo. Magari ballando, ciò che in vita amavi così tanto fare". Sul sagrato l’ultimo saluto. Il nome del 27enne invocato a gran voce per tre volte dal padre, e la commossa risposta dei presenti. Poi il volo dei palloncini. Nelle prossime settimane proseguiranno, a cura di esperti e periti, le analisi tecniche sulla Peugeot investitrice. Anche da qui si attendono risposte sulla causa diretta della morte di Alexander Reyes, investito forse dopo una lite con l’autista, un ivoriano 23 enne poi costituitosi ai carabinieri. E nei confronti del quale, ad oggi, non vi sono provvedimenti.