
di Stefania Totaro
Dallo stralcio di un’indagine del 2014 coordinata dalla Procura di Milano per bancarotta fraudolenta della società che gestiva il kartodromo nell’area dell’Ovocoltura di proprietà del Comune è nata l’inchiesta sulla corruzione nell’operazione urbanistica ex Auchan-parco del Grugnotorto. Per questa vicenda sono già stati condannati con il rito abbreviato dal Tribunale di Monza a 4 anni di reclusione l’ex sindaca Pd di Cinisello Balsamo Siria Trezzi e il marito Roberto Imberti, operatore immobiliare e vicesindaco fino al 2013, mentre 3 anni e mezzo di reclusione sono stati inflitti all’ex assessore ai Lavori pubblici e segretario Pd Ivano Ruffa e all’ex capogruppo, segretario Pd e consigliere comunale Franco Marsiglia. Ora da giudicare resta Paolo Cipelletti, il più importante imprenditore immobiliare di Cinisello, che ha scelto il dibattimento davanti ai giudici monzesi. Ieri il processo è entrato nel vivo con la testimonianza di un luogotenente della guardia di finanza di Paderno Dugnano, che ha ricostruito la genesi dell’inchiesta coordinata dai pm monzesi Salvatore Bellomo (nella foto) e Stefania Di Tullio. È lui che ha svelato l’origine delle accuse poi contestate a Cipelletti di essere stato favorito attraverso un meccanismo che avrebbe consentito la supervalutazione di una vasta parte delle aree del parco del Grugnotorto, di sua proprietà, a cui l’amministrazione comunale era interessata. Un’indagine che ha fatto finire sotto la lente 10 anni di atti pubblici riguardanti l’area dell’Ovocoltura e indirettamente il progetto di raddoppio delle volumetrie dell’ex Auchan, che ha fornito al Comune oneri per 16 milioni di euro con cui la sindaca Pd aveva programmato di acquisire le aree del parco.
"L’ipotesi iniziale dello stralcio di indagine erano i sospetti sul rinnovo dei permessi dell’attività del kartodromo – ha esordito il luogotenente delle Fiamme gialle – ma subito è emersa la figura di Roberto Imberti come la persona a cui rivolgersi per superare i problemi, perchè in grado di mediare con i rappresentanti politici locali, anche grazie al suo rapporto con l’allora sindaca Siria Trezzi di cui è il compagno".
Secondo l’inquirente sentito in aula Paolo Cipelletti "era interessato all’area dell’Ovocoltura e se l’era aggiudicata con la sua società ‘Fondi rustici Nord Milano spa’ e Imberti era interessato al business degli investimenti immobiliari in quell’area". Per portare avanti il suo progetto immobiliare Cipelletti "aveva stretto intese anche con Franco Marsiglia e Ivano Ruffa utilizzando un doppio binario".