
di Giovanni Chiodini
Da domani sarà operativa a Corbetta, nei locali della villa Pagani messi a disposizione dall’amministrazione comunale, la prima équipe dell’Unità speciale di continuità territoriale (Usca) operativa nel territorio del Magentino. In questa struttura opereranno medici, infermieri e assistenti sociali. Le Usca rappresentano un grande supporto all’attività dei medici di medicina generale (che raramente si recano a casa dei pazienti) e dei pediatri per effettuare la gestione domiciliare di pazienti positivi al Covid o con sintomi riconducibili al virus, che non necessitano del ricovero in Ospedale, così da ridurre la pressione sui Pronto Soccorso e liberare gli ospedali per la cura delle malattie ordinarie, e anche per quei pazienti che dopo aver ricevuto le prime cure in ospedale possono continuare le terapie a livello domiciliare. "Con l’apertura di questa struttura si conclude un lungo e prezioso lavoro avviato dal vicesindaco Linda Giovannini di concerto con Asst e Ats, pensando ad un nuovo modello operativo territoriale - ha commentato il sindaco Marco Ballarini -. Insieme alla Task Force Covid attivata dal Comune, ora disporremo di un vero centro gestione dalla pandemia a livello comunale e sovracomunale, con personale sanitario specializzato e in grado di aiutare non solo Corbetta ma tutti i Comuni della zona. Nell’attuale fase epidemica, l’Asst Ovest Milanese mette in campo professionisti formati per monitorare pazienti domiciliati anche mediante telemonitoraggio, attivare i servizi necessari, effettuare tamponi a domicilio nell’ambito territoriale del magentino. In prospettiva futura l’infermiere avrà il compito di sviluppare l’assistenza territoriale per la presa in carico di pazienti cronici e fragili, anche mediante la collaborazione con la medicina generale e con i servizi sociali comunali".
I medici dell’Usca, presenti nella struttura di villa Pagani dalle 9 alle 20 di ogni giorno, verranno attivati dai medici di base e sulla base delle segnalazioni che giungeranno dall’ospedale, dopo le dimissioni. Quindi non sarà gestita sulla sorta di una guardia medica che riceve le richieste direttamente dall’utente. I medici delle Unità Speciali si recheranno al domicilio dei pazienti Covid-positivi anziani, con sintomi respiratori e presenza di comorbilità, e al domicilio di pazienti con sintomi respiratori, anche modesti, e febbre persistente o presenza di difficoltà respiratorie anche senza una positività al Covid-19, per un monitoraggio continuo dei parametri cardiocircolatori e respiratori, che verranno poi condivisi con il medico di famiglia. La valutazione ha l’obiettivo di scongiurare complicanze gravi nel paziente con contagio confermato o sospetto di Sars-Cov2. Gli operatori sociali, sempre su segnalazioni dei medici, faranno visita alle persone e alle famiglie con necessità per valutare l’attivazione di servizi assistenziali. L’Usca verrà inaugurata quest’oggi a mezzogiorno, senza pubblico nel rispetto delle regole per la limitazione dei contagi, alla presenza degli amministratori, dell’assessore regionale Giulio Gallera e dei direttori di Asst e Ats territoriali. A villa Pagani da alcuni giorni è attivo anche un punto tamponi Drive Trough, che è a servizio di tutti i cittadini (anche per i non residenti). Sino ad oggi l’unica Usca attiva nell’Ovest milanese è stata quella di Parabiago (con giurisdizione sulle aree del Legnanese, Castanese e Magentino), dove lavorano quattro giovani medici, che esercitano la professione da alcuni anni, già con esperienza diretta maturata nella prima fase della pandemia. Mediamente effettuano una quarantina di visite al giorno.