Dal prossimo anno scolastico il bambino dovrà presentarsi in refettorio con il tagliando del pasto pagato anticipatamente. Nelle incertezze su come sarà organizzata la scuola da settembre, una nota sicura riguarda la gestione del servizio mensa in cui si ritorna al pagamento del pasto anticipato. La Gemeaz Elior incassa la proroga per la gestione del servizio, in scadenza nel mese di agosto, per un altro anno e per contrastare le morosità, che sono arrivate a toccare la cifra totale di 300mila euro in cinque anni, cambia le modalità del pagamento: si dovrà quindi pagare in anticipo. Resta poi da capire cosa accadrà nel caso in cui l’alunno non abbia con sé la preziosa ricevuta. Un quesito che è stato rivolto alla società che ha però ritenuto di non dare risposte. "Al momento non abbiamo commenti da rilasciare in merito", è quanto ha fatto sapere la Gemeaz Elior. A dare, invece, un risposta sulla garanzia del pasto a tutti è l’assessore alla Pubblica istruzione Arianna Moreschi: "Il nuovo metodo di pagamento sarà gestito on line con la stampa finale di una ricevuta che il bambino presenterà in mensa. È bene precisare che il principio della tutela del bambino rimane sempre lo stesso, nessuno degli alunni rimarrà senza il pasto". Una certezza che pone dunque l’interrogativo su quale sia l’efficacia del cambiamento voluto dalla Gemeaz. I genitori possono, infine, scegliere di aderire al pagamento con il rid bancario, decisione che consentirebbe l’addebito del servizio mensa posticipato di trenta giorni.
Stefano Dati