LUCA TAVECCHIO
Cronaca

L’esperimento di Filippo Bianchi: “Ho trasformato la 500 del 1968 in auto elettrica. Mi è costato 15mila euro”

Milano, il pieno (di energia) costa un euro e dura due giorni. Il manager: “L’ho pagata come un’utilitaria nuova, ma non c’è paragone"

Attraversare Monte Napoleone con tutti gli occhi addosso. Neanche fosse una Ferrari. "Però la soddisfazione più grande è accompagnare i miei figli a scuola e vedere i sorrisi dei bambini quando arriviamo". Potere della Fiat 500. Quella “vera” però. Quella prodotta fino al 1977. Quando la Fiat era ancora italiana e sfornava modelli tanto economici quanto geniali. Un’altra era geologica. Morta e sepolta. O forse no. Filippo Bianchi ha 43 anni, vive a Milano, dove lavora per una grande società di consulenza a due passi dal Duomo. Ha una moglie e tre figli. E gira per la città con una Fiat 500 del 1968. Che però nasconde un segreto. Sotto il baule non c’è il famoso bicilindrico da 18 cavalli raffreddato (poco) ad aria, ma un motore elettrico da 10 kilowatt.

Fuori un’allegra signora di 55 anni, dentro una giudiziosa bambina di 4 anni. "Nel 2019 – racconta Bianchi – volevo fare un regalo a mia moglie per i dieci anni di matrimonio. Lei è sudafricana e impazzisce per tutto quello che è italiano. Così ho pensato alla vecchia 500. Un mito automobilistico nostrano famoso nel mondo. Però, con le norme anti inquinamento un’auto di mezzo secolo fa non avremmo mai potuto usarla tutti i giorni". Così è partita la ricerca. "Ho trovato quest’azienda di Palermo (la Newtron, ndr ) che produce un kit per la trasformazione elettrica delle 500 al costo di 5mila euro. Poi ho scovato un bel modello restaurato a Cosenza allo tesso prezzo. Ho combinato e le due cose e il gioco era fatto". Nel 2019 dice alla moglie che le ha regalato un viaggio nel Sud Italia. Prendono l’aereo, sbarcano a Lamezia e ad attenderli trovano una fiammante 500 F azzurro acquamarina. "Mia moglie era felicissima. Certo poi arrivare a Palermo è stata un’impresa. Alla fine però ce l’abbiamo fatta".

Filippo Bianchi proprietario di una Fiat 500 vintage elettrica
Filippo Bianchi proprietario di una Fiat 500 vintage elettrica

Una faticaccia, e anche una spesa, visto che ai 10mila euro per auto e kit ha dovuto aggiungerne altri 5mila per le batterie. "Ma ne è valsa la pena – dice soddisfatto Bianchi – In definitiva l’ho pagata come un’utilitaria di oggi. Però, insomma, non c’è paragone". «Per ora – spiega – vedo solo vantaggi. La uso per andare in ufficio e per portare i bimbi a scuola. Ci vado ovunque in città, e parcheggio dappertutto. Ha un’autonomia di 40 chilometri, più che sufficienti per i miei spostamenti. Il “pieno” lo faccio ogni due giorni e mi costa 1 euro. E poi, anche se il motore non è originale, è comunque riconosciuta auto storica, con bollo e assicurazione agevolati". Ma c’è qualcosa che va oltre i numeri. E sono i sorrisi delle persone. "Questa macchina mette di buonumore tutti. Anche alla più accanita belva milanese del traffico scappa un sorriso vedendoci passare. E poi c’è la felicità dei miei bimbi e le feste dei loro compagni di scuola quando arriviamo alla mattina. Un modo davvero piacevole di iniziare la giornata".