GIULIA BONEZZI E NICOLA PALMA
Cronaca

Quindicenne precipitato a scuola: nessuna anomalia nelle chat e tra i siti visionati

Il ragazzo, caduto da un’altezza di almeno 10 metri, è gravissimo al Niguarda

Investigatori sul luogo dove è caduto il liceale

Milano, 29 aprile - Nessuna traccia utile dall’analisi del cellulare. Niente di significativo, al momento, per spiegare il gesto estremo di Francesco (nome di fantasia), il quindicenne che martedì pomeriggio si è lanciato dal secondo piano dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio alla fine dell’ora di latino. Gli investigatori del Nucleo operativo della Compagnia Duomo, coordinati dal pm Maurizio Ascione e dal capitano Gabriele Lombardo, mantengono il più stretto riserbo su un’indagine molto delicata, che sta cercando di capire se ci sia qualcosa o qualcuno dietro il tentato suicidio di via Copernico.

Tuttavia, secondo quanto risulta, i primi accertamenti sullo smartphone dell’adolescente non avrebbero rilevato nulla di anomalo nelle chat o negli ultimi siti visionati dal ragazzino. Un elemento che si aggiunge a quelli messi insieme dai militari nelle prime ore attraverso le parole dei genitori, dei professori del liceo e dei compagni di classe, che avrebbero tratteggiato il profilo di un adolescente sempre disponibile con tutti, con un ottimo rendimento a scuola e che non aveva mai dato prima di martedì segni evidenti di disagio. 

Francesco è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del Niguarda, reduce da un lungo intervento chirurgico alla testa per il trauma cerebrale post-caduta da un’altezza di almeno 10 metri: le sue condizioni sono gravi ma stabili, e tanto basta per alimentare la speranza che possa riprendersi; ha anche fratture multiple agli arti provocate dal violento impatto. Tutto è avvenuto poco prima delle 14, quando stava per terminare la verifica di latino nella prima del liceo scientifico dei Salesiani: all’improvviso, Francesco si è alzato davanti a compagni e professore e si è lanciato dalla finestra.