ROBERTA RAMPINI
Cosa Fare

Segnare l'argilla: Castiglia-La Mancia porta la sua ceramica alla Milano Design Week

L’installazione, curata dal designer Tomás Alía, invita a un viaggio nella bellezza artigianale della regione spagnola. Dal 7 al 13 aprile al Fuori Salone

‘Segnare l’argilla’, installazione al Fuori Salone 2025 (©Legado Artesano)

‘Segnare l’argilla’, installazione al Fuori Salone 2025 (©Legado Artesano)

Milano Dal 7 al 13 aprile 2025 la regione spagnola di Castiglia-La Mancia sarà protagonista al Fuori Salone della Milano Design Week con la mostra-installazione ‘Segnare l’argilla’, all'interno del distretto 5Vie Design Week, negli spazi del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Il progetto, curato dall’interior designer toledano Tomás Alía, rende omaggio all'eccellenza artigianale della regione e alla sua storica tradizione legata alla ceramica, risorsa fondamentale per l’identità culturale e lo sviluppo sostenibile del territorio. Tomás Alía, fondatore dello studio Caramba e ambasciatore della ceramica di Talavera e Puente del Arzobispo, conosciuto per i suoi progetti di interior design per hotel e come ‘architetto della luce’, valorizza le arti tradizionali spagnole per l’identità culturale e lo sviluppo sostenibile.

"Segnare l’argilla" è una scultura collettiva in ceramica, composta da oltre 1.550 pezzi di argilla e smalto, frutto del lavoro condiviso di artigiani e artigiane provenienti da tutta la regione. L’opera, che celebra l'arte e l'artigianato di Castiglia-La Mancia in chiave contemporanea, rappresenta l’abbraccio simbolico della comunità manchega della ceramica, dimostrando come l’artigianato non sia solo una pratica culturale, ma anche un linguaggio attuale e potente.

Il progetto è il risultato di un lavoro innovativo e inclusivo che ha coinvolto 15 maestri artigiani, tra cui Gregorio Peño, Vladimir de la Rosa, Juan Carlos Fernández, Sonia Roda. Oltre all’opera partecipativa, si potrà ammirare una selezione di pezzi contemporanei firmati da Gregorio Peño e Juan Carlos Fernández, che dialogano con la tradizione reinventandola in chiave attuale. L’allestimento include anche elementi in ferro forgiato, realizzati in collaborazione con gli artigiani di Consuegra. Le mani e le storie di questi artisti saranno protagoniste anche di una mostra fotografica firmata da David Blázquez, che immortala i loro gesti e la materia viva dell’argilla.

L’installazione rientra nel programma ufficiale del distretto 5Vie Design Week, una delle anime più vibranti del Fuori Salone milanese, noto per valorizzare i linguaggi del design d’autore e le contaminazioni con l’arte e l’artigianato. La partecipazione di Castiglia-La Mancia conferma l’impegno della regione spagnola nella promozione delle proprie eccellenze culturali come attrazione turistica. La ceramica di Castiglia-La Mancia, le cui radici affondano nel Medioevo, è riconosciuta per la qualità delle sue argille e per i colori iconici, come il blu di Talavera e il verde di Puente del Arzobispo. Queste località, dichiarate dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, sono dei poli di riferimento per l’arte della ceramica in Europa.

La mostra-installazione è anche un invito a recarsi nella regione spagnola e a scoprire attraverso la maestria degli artigiani locali la ricchezza di una destinazione che offre molto più di bellezza naturale e patrimonio culturale. Famosa anche per essere lo scenario delle avventure letterarie di Don Chisciotte della Mancia, nella regione ci sono tante attrazioni, dalle città dichiarate Patrimonio dell’Umanità - Cuenca con le famose case sospese e Toledo con la sua cattedrale e il maestoso Alcázar - ai quattro parchi archeologici con alcuni tra gli esempi di arte rupestre più antichi della Spagna. Oltre alle tradizioni che consentono di immergersi in feste uniche come il Corpus Domini a Toledo, la Settimana Santa di Cuenca, la Fiera di Albacete e la gastronomia con ingredienti unici come il miele di La Alcarria o il marzapane di Toledo, e numerose cantine dove assaggiare vini rinomati come quello di Valdepeñas.